Loggia 2023, De Magistris: «Lucà darebbe una svolta di giustizia, anche climatica, per Brescia»

Parla di Napoli, Luigi De Magistris, perché Brescia intenda. Racconta di sé stesso, l’ex sindaco del capoluogo partenopeo, perché il candidato della coalizione composta da Unione Popolare, Movimento 5 Stelle e Partico Comunista, Alessandro Lucà, possa prendere ispirazione.

Due città molto diverse e due uomini con storie differenti, ma con un unico comune denominatore: «Una lucida follia». A quattro giorni dalla chiusura della campagna elettorale, Luigi De Magistris torna a Brescia per la seconda volta per sostenere Alessandro Lucà. «È chiaro che una rivoluzione come quella che ho fatto io a Napoli è quasi irripetibile - dice -. Vinsi mettendo all’opposizione i blocchi di potere. Ma provarci è importante. Lucà deve provare a vincere, ma se anche solo andasse in consiglio comunale, credo sia interesse dei bresciani avere una voce fuori dal coro».

In via Farfegno, alla sede della Circoscrizione Brescia Ovest, dove ad attenderlo c’è un centinaio di persone, l’ex sindaco di Napoli arriva con oltre mezz’ora di anticipo. È sorridente De Magistris: «Ti porto un po’ di gioia di Napoli», scherza con Lucà riferendosi all’infinita festa scudetto che sta vivendo la città partenopea. «Noi invece stiamo soffrendo molto», ribatte il candidato sindaco bresciano, pensando alla corsa salvezza per rimanere in serie B che vede coinvolte le rondinelle.

De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà
De Magistris a Brescia per Alessandro Lucà

Ad aprire la serata è Dino Greco, giornalista, componente della segreteria di Rifondazione comunista, che strappa alla platea il primo lungo applauso annunciando che «la petizione con la quale chiediamo le dimissioni di Ignazio La Russa da presidente del Senato ha raggiunto le 100mila firme». Greco ribadisce i valori che hanno reso possibile la coalizione che a Brescia si è saldata intorno al nome di Lucà: antifascismo, pace, lavoro, giustizia sociale e giustizia climatica. «Un esperimento dal basso» lo definisce Luigi De Magistris, possibile sui territori dove si possono «sperimentare formule di condivisioni di lotte. Sono tornato a Brescia perché qua si è fatto un buon lavoro, perché mi piace questa convergenza locale nata intorno al nome di Lucà».

Il candidato sindaco, grillino della prima ora, ringrazia e ribadisce il suo essere «fuori dal sistema». Attacca le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra, che «hanno le stesse responsabilità nell’aver allontanato dalla politica quel 50% di lombardi che neanche vota più. Il nostro percorso non finisce domenica - aggiunge -. Se sarò sindaco o se entrerò in consiglio comunale venite a cercarmi e ricordatemi quello che vi ho promesso».

«Niente è impossibile - conclude De Magistris - Alessandro è una persona per bene, un intellettuale, impegnato contro le mafie, per l’uguaglianza sociale e la giustizia climatica. Ai più sembra follia, ma noi siamo quella parte del Paese che non si piega e che non ha paura delle rivoluzioni. Per funzionare servono due cose: che lui non vi tradisca e che voi non lo lasciate solo».

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