Loggia 2023, centrosinistra avanti unito. In campo restano i tre nomi di Del Bono

Nonostante le «fughe in avanti» di queste settimane e gli annunci di «corse solitarie», il centrosinistra si ricompatta in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. Il perimetro della coalizione sarà con ogni probabilità lo stesso della maggioranza che oggi governa la Loggia: un perimetro che va da Sinistra Italiana a Italia Viva. Proprio gli esponenti bresciani del partito di Matteo Renzi, che avevano ventilato la possibilità di correre da soli, ora si dicono pronti a confermare l’intesa, pur indicando alcune «condizioni».
Il vertice
La «ricucitura» ha preso corpo ieri, in via Risorgimento, quando alle 18.30 si è riunito per la prima volta il tavolo del centrosinistra. Tavolo a cui «c’erano davvero tutti», compreso l’ex assessore Gigi Fondra (Brescia Green), ma anche +Europa e il Terzo polo al completo. Il perimetro da cui ripartire sarà questo «centrosinistra allargato». Difficile invece si possa aprire il dialogo anche con il Movimento 5 Stelle, come auspicato da Marco Fenaroli (Sinistra a Brescia) e Sinistra Italiana, cosa che potrebbe compromettere i rapporti con Italia Viva e Azione. Non ci saranno nemmeno i Verdi che hanno detto a più riprese di voler correre da soli. Ma per il resto quello che è emerso ieri è una «prova di compattezza», lontana dall’immagine di un centrosinistra lacerato tipica di questi mesi. Alla fine bocche cucite se non per uno stringato comunicato: «Si è riunita la coalizione delle forze civiche e politiche che sostengono l’amministrazione Del Bono in Loggia. La coalizione ha manifestato la volontà unanime di lavorare per un’intesa programmatica per le elezioni del 2023 e proseguirà il confronto anche sulla candidatura a sindaco». Punto.

Nomi
Si è discusso anche di programmi, indicando alcuni concetti chiave: bene la «continuità», ma servirà anche qualche elemento di «novità», avendo come guida il tema della «sostenibilità». Ma poi la discussione è arrivata al nodo nomi. Il Partito Democratico ha dato conto del faticoso percorso che ha portato all’indicazione dei due assessori Federico Manzoni (Mobilità) e Valter Muchetti (Lavori pubblici). Nella discussione è emerso anche il nome della vicesindaca Laura Castelletti, avanzato da Sinistra Italiana. In pratica i 3 nomi fatti da Del Bono a inizio estate.

Il confronto si è concentrato sulle «potenzialità» di ciascun candidato, secondo alcuni parametri: la rappesentatività, la capacità di unire la coalizione, la «presa» sulla città nel prossimo appuntamento elettorale. La Civica di Cantoni ha argomentato a favore di Muchetti, Italia Viva ha dichiarato di preferire Manzoni, Azione la vicesindaca. Un «confronto sereno» e laico che non poteva che avere un esito «interlocutorio». Il primo vertice si è chiuso con passi avanti significati sul perimetro e, nonostante i «numerosi tatticismi», alla fine sono usciti anche i nomi. Non quello di Giovanni Comboni, che pare dunque destinato a non essere della partita. Gli altri tre restano tutti in campo. Almeno per ora. Il prossimo incontro è in programma giovedì e lì bisognerà entrare nel vivo.
Italia Viva
Una nota di Italia Viva spiega infine la posizione del partito: la candidatura autonoma del Terzo Polo si è rivelata «impraticabile», vista l’indisponibilità di Azione; nel frattempo il Pd ha indicato i suoi candidati, mossa «valutata positivamente» come segno di «responsabilità e trasparenza». Un eventuale accordo resta però vincolato a due condizioni: una «intesa programmatica sulle linee essenziali», con un maggior raccordo tra la città e i Comuni della «Grande Brescia» e il mantenimento della maggioranza pubblica di A2A (insieme a Milano); e «l’intesa politica su un quadro di assetti di governo». Da queste condizioni nasce la preferenza per Manzoni. Ma per Italia Viva la «formalizzazione» delle intese sul perimetro della coalizione per la Loggia dovrà essere «compatibile quelle in corso a livello regionale». Si vedrà.
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