Loggia 2023, Castelletti lancia un patto educativo per l’istruzione di qualità a Brescia

Tra le proposte della Civica le olimpiadi degli studenti e un nuovo polo scolastico nella ex caserma Ottaviani
Laura Castelletti, vicesindaca di Brescia - Foto Davide Brunori
Laura Castelletti, vicesindaca di Brescia - Foto Davide Brunori
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Una scuola che si allarga sempre più verso il territorio, partendo dalla riqualificazione delle infrastrutture per inglobare tutte le competenze che servono a realizzare la «città dell’infanzia». «Perché la città europea è quella che mira a garantire un sistema scolastico di qualità – afferma la candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti –. Intendiamo istituire un patto educativo basato sulla partecipazione e il dialogo, con persone che hanno a cuore la formazione delle giovani generazioni. La scuola dev’essere luogo di apprendimento dei saperi, ma anche di aggregazione umana e, in quanto tale, centrale nella vita dei bambini e dei ragazzi».

«Abbiamo un progetto già finanziato – ricorda Castelletti –, anche con fondi del Pnrr: “La scuola al centro del futuro” che prevede otto azioni di intervento nella zona sud-ovest della città, tra cui messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici scolastici ed anche un parco sportivo, auditorium e centro musicale. E un’idea da perseguire per la realizzazione di un polo scolastico innovativo nella ex caserma Ottaviani».

Spirito

La volontà di dare un contributo a un tema, prioritario nel programma della candidata Castelletti, accomuna i candidati della Lista civica Castelletti, ieri intervenuti al comitato di via Mazzini: l’ex provveditore Mario Maviglia, Giovanni Pasini, vicepreside dell’Istituto comprensivo Centro 3, Flavia Cristofolini, docente psicologa e psicoterapeuta e Rosangela Formenti, responsabile amministrativa in un’azienda e «appassionata» di formazione. Pasini lancia la proposta di istituire le «Olimpiadi degli studenti» a Brescia, in una location come l’ex campo Calvesi bonificato: «Quella scolare è un’età d’oro, un forziere cui attingere sempre nel futuro – osserva -. Bisogna valorizzare i laboratori ed anche l’attività sportiva. Potremmo poi immaginare una app per effettuare la piccola manutenzione ordinaria negli istituti, senza perdite di tempo; ambienti più sicuri e potenziare i servizi pre e dopo scuola , compresi i campi estivi».

A Brescia, sottolinea Maviglia, siamo già arrivati a servire quasi il 41% dell’utenza nella fascia 0-3 anni, mentre l’obiettivo nazionale è del 33%. «Si può comunque fare più e meglio – sostiene l’ex provveditore -; sappiamo che è intenzione dell’attuale Amministrazione incrementare ancora i servizi collaterali all’asilo nido, istituire altre sezioni primavera e, in generale, creare spazi attrezzati dal punto di vista educativo e pensati per i tempi delle famiglie, dove stabilire relazioni sia per i genitori sia per i figli».

Criticità

Flavia Cristofolini apprezza i “diversi punti innovativi” nel programma di Castelletti e pone l’accento sul benessere mentale dei ragazzi: “«e statistiche ci dicono che il 47% dei giovani accusa disturbi d’ansia ed altre criticità. Il burnout degli insegnanti è in aumento, in quanto sono sempre più alle prese con la gestione di un gruppo classe ricco di problematiche, dai disturbi alimentari al bullismo fino all’autolesionismo. Credo si debba intervenire in collaborazione col Comune, restituendogli un nuovo ruolo di autorevolezza in materia».

«Attrezzarsi per far fronte al fenomeno dei neet, i giovani che non studiano e non lavorano tra i 14 e i 29 anni – è il rilievo di Rosangela Formenti –, anche se Brescia col suo 14% è messa certamente meglio della media nazionale, il che significa che è stato fatto un buon lavoro in questi anni. Si deve però evitare l’abbandono scolastico e mettere in campo esperienze che coinvolgano anche i consigli di quartiere, le associazioni e i servizi sociali».

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