Loggia 2023, Castelletti e Manzoni: «Alloggi e servizi per Brescia sempre più universitaria»

Brescia non ha una tradizione secolare come Bologna o Padova. Ma la vocazione universitaria della Leonessa sta crescendo, legandosi anche alla domanda di competenze che arriva dal tessuto produttivo locale (basti pensare alle ultime facoltà nate in città, agraria, farmacia, tecnica dell’edilizia). I numeri di Brescia sono infatti in controtendenza: se a livello nazionale le matricole sono in calo, in città si registra il segno più. E in 10 anni gli studenti delle due università cittadine (Statale e Cattolica) e delle tre istituzioni di Alta formazione (le accademie Laba e SantaGiulia e il conservatorio Luca Marenzio) sono passati da 20mila a 25mila. Una crescita che la Loggia ha «accompagnato», come rivendica la candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti, affiancata dal suo potenziale vice Federico Manzoni, e che ora intende «consolidare».
Opportunità
«Una città europea - spiega Castelletti - è una città che offre ai giovani opportunità formative, lavorative, ricreative e culturali. La recente vocazione universitaria della nostra città va in questa direzione, le università presenti a Brescia sono un’opportunità di arricchimento della nostra società. Noi stiamo lavorando per rendere Brescia sempre più una città universitaria». Castelletti parte da quanto fatto in questi 10 anni: «nonostante l’opposizione si sia messa sempre di traverso, abbiamo accompagnato» la nuova sede della Cattolica a Mompiano, il progetto di ampliamento del campus della Statale in via Branze, le residenze e le aule alla Ca’ Noa, gli alloggi e gli uffici in via Porta Pile, l’aula studio e la nuova mensa universitaria in corso Mameli, nell’ex Buonissimo, immobile della società comunale Brescia Infrastrutture. La crescita delle Università ha portato anche ad una trasformazione urbanistica di interi pezzi di città, a partire da via San Faustino. Ora bisogna «rafforzare» la vocazione universitaria. Come? Attraverso servizi, accoglienza, politiche abitative per i fuori sede, accordi di ricerca con imprese e realtà internazionali.
Strategia
Castelletti rilancia in primis una proposta che aveva fatto nel quadro delle politiche per la «città longeva»: «favorire con tariffe agevolate gli studenti universitari fuori sede affinché vadano a vivere in appartamenti vicini ad anziani, assicurando loro un sostegno psicologico e pratico in piccole azioni quotidiane». Il tema è l’occasione, per Manzoni, di tornare sul campus alla Randaccio evocato in questi giorni dal centrodestra: «Era una possibilità a valle di una complessa triangolazione, non completata perché la società proprietaria dell’Ottaviani è stata messa in liquidazione. Ma le Università non sono state ferme, hanno continuato a investire. E noi le abbiamo affiancate con la leva urbanistica. Il Piano attuativo della Statale per l’area di via Branze è molto ambizioso. La Cattolica ha aperto la sede a Mompiano. La Statale ha progetti in via Porta Pile e a Ca ’Noa. Con la Provincia ci siamo mossi per Palazzo Bargnani come nuova sede aggiuntiva del conservatorio...».
Servizi
Manzoni ricorda poi come, grazie ad un accordo che prosegue da tempo con Università e centri di alta formazione, per gli studenti universitari l’abbonamento al trasporto pubblico è scontato del 50%: prima del Covid erano 3mila gli studenti che avevano sottoscritto l’agevolazione, quest’anno sono 5mila. Una spinta verso l’internazionalizzazione può poi venire potenziando ospitalità e attrattività. Castelletti e Manzoni pensano a strutture per migliorare l’accoglienza di studenti, ricercatori e professori (Erasmus, programmi di doppio titolo di studi, Summer School) ma anche a stimolare il dialogo tra Atenei e mondo delle imprese per creare «reti» che mettano in contatto Brescia con l’Europa. Bisognerà poi capire se le Università vorranno integrare i loro indirizzi (ad esempio in città mancano facoltà come Architettura o Scienze Politiche). Di certo, insiste Castelletti, «la Loggia sarà sempre pronta ad affiancare la crescita delle sue Università. Un assessore dedicato? Da 10 anni la delega c’è ed è stata assegnata a Manzoni». «I nostri avversari - chiosa lui - sono fermi a 10 anni fa».
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