Loggia 2023, Castelletti detta l'agenda: «Brescia modello nazionale, riparto da tram e sociale»

La prima giornata da sindaca, Laura Castelletti l’ha passata per lo più al telefono. Una passeggiata per la città. E poi ore e ore a rispondere ad amici, leader politici, sostenitori, avversari. Ma soprattutto tv e giornali nazionali. «Vogliono sapere qual è il nostro segreto - spiega -. C’è una grande attenzione verso la città e il lavoro che abbiamo svolto a Brescia in questi anni. Ancora una volta siamo un modello nazionale, un laboratorio politico, un esempio di buon governo».
La ricetta è esattamente questa: avere un’idea di città e lavorare per raggiungerla. «Nel nostro progetto - continua Castelletti - siamo partiti dal lavoro degli ultimi dieci anni. Anni nei quali abbiamo cambiato il volto di Brescia. Oggi Brescia è più bella, più sostenibile, più attrattiva». E visto che si raccoglie ciò che si semina, attorno a questo «patrimonio» è stato costruito il programma elettorale: «Abbiamo messo al centro i contenuti. E attorno ai contenuti abbiamo allargato la coalizione - continua Castelletti -. Il Pd in modo generoso ha individuato me come candidata sindaca, vedendo in questa la migliore opzione per tenere unita la coalizione. Il Terzo polo, in giornate critiche a livello nazionale, ha confermato la scelta di sostenere il nostro progetto di città. Al Lavoro con Brescia mi ha sostenuta con convinzione fin da subito. E poi le tante liste civiche». Insomma, quel «partito della città» attorno a cui si è costruita una «visione strategica» di ciò che sarà la Brescia dei prossimi anni.
La vittoria al primo turno
Gli appuntamenti
Oggi Castelletti dedicherà un po’ di tempo alla famiglia: «Devo ringraziare mio marito e le mie figlie che mi hanno sempre accompagnata e sostenuta». Poi un salto in Loggia. Ma resterà al piano terra, nel suo ufficio da vice. Per salire al piano nobile, dove c’è l’ufficio del sindaco, aspetterà la proclamazione da parte dell’Ufficio elettorale centrale, cosa che dovrebbe avvenire venerdì. «A quel punto salirò nell’ufficio del sindaco». Domenica è invece in programma una festa, con casoncelli e musica, alla Latteria Molloy, per festeggiare con la città.
Nel frattempo Castelletti dovrà iniziare a pensare alla sua giunta. «Non ho preso impegni con nessuno, se non per il ruolo di vice, assegnato da tempo a Manzoni. Incontrerò la coalizione e ragioneremo insieme, valutando risultati ed equilibri politici. L’importante sono passione e competenza per costruire una squadra di qualità». Entro il 29 maggio andrà poi convocato il primo consiglio comunale che si dovrà tenere entro 20 giorni dalla proclamazione, quindi entro l’8 giugno.
Quanto ai primi atti da affrontare, l’agenda ripartirà da alcune cose lasciate in sospeso al termine dell’ormai passato mandato amministrativa. «Il tram è uno dei temi che dovremo subito affrontare, avendo delle scadenze legate al contributo ministeriale» ricorda Castelletti, 359.5 milioni a fondo perduto che finanziano il 99% dell’opera. Il progetto definitivo della nuova tramvia è di fatto pronto e dovrà essere approvato dalla giunta e dal nuovo consiglio comunale. Poi la gara per i lavori, che dovrebbero partire nel 2024.
Ma in ballo ci sono l’approvazione alla nuova variante al Pgt (quella che spinge su rigenerazione urbana e abbraccio verde della città), «i progetti con Campus edilizia, gli eventi della Capitale della Cultura» e i temi del sociale. Castelletti pensa soprattutto al «disagio giovanile e all’anagrafe della fragilità». È sindaca da poche ore, ma la road map è già chiara.
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