Loggia 2023, Brescia Green: «Appoggeremo il programma migliore»

Il cuore della scelta sarà uno e uno soltanto e si chiama programma. Tutto il resto, «sono logiche che non ci interessano: noi siamo disponibili a dialogare sia con il centrosinistra sia con il centrodestra, senza preclusioni perché alcuni temi ambientali non sono di una parte politica, sono semplicemente indispensabili. Come è indispensabile, per scegliere, basarsi sui programmi e non sulle dichiarazioni di intenti destinate a rimanere, come purtroppo si è visto più volte, lettera morta».
A parlare è l’ex assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra, alla regia - insieme alla consigliera comunale Angela Maria Paparazzo - dell’associazione Brescia Green, una delle realtà che sindaco e segreteria cittadina del Pd ha chiamato a raccolta per le consultazioni in vista di Loggia 2023. Fondra lo dice chiaramente: «Noi non escludiamo nulla». Tradotto, davanti a sé Brescia Green ha aperte tre strade: correre in solitaria con un candidato sindaco, appoggiare una delle due coalizioni con una lista, decidere di restare in panchina. «I tempi sono maturi per decidere: prima della fine dell’anno lo faremo, ma ci baseremo sui programmi».
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E a chi dava per scontato l’appoggio al centrosinistra, l’ex assessore ribatte: «Non facciamo una scelta di campo a priori. Noi abbiamo una serie di proposte sui temi ambientali, tutte strutturate partendo dall’attuale bilancio comunale perché i soldi per realizzarle ci sono, a partire dalle royalty del Termoutilizzatore: si tratta di 15-17 milioni di euro. Certo - è la frecciata rivolta al Pd -, quel che vogliamo vedere è una forte discontinuità nel metodo utilizzato finora: alcuni aspetti inseriti nel programma non sono stati né pianificati né tantomeno realizzati».
Un esempio? Fondra nel mette sul tavolo tre: la tariffa puntuale, la realizzazione del parco regionale e «sulla mobilità Federico Manzoni ha fatto un buon lavoro ma c’è stato poco coraggio su alcune scelte, in primis sulla stretta sul traffico. Tutte le scelte sono sempre prese in contrapposizione con le opposizioni e con la paura di perdere voti». Per questo dal punto di vista elettorale Brescia Green si tiene «mano libera»: «Puntiamo molto sul monouso ad esempio e se il centrodestra farà scelte coraggiose non escludo un appoggio. Credo sia ora di finirla di confezionare programmi per titoli: nei prossimi se al posto della citazione di Italo Calvino ci sarà concretezza e trasparenza, con un elenco di priorità e di azioni che realmente si realizzeranno sarà molto meglio».
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