L’incidenza sale: in 7 giorni casi in 60 Comuni del Bresciano

Non rallenta la risalita del virus ieri nel Bresciano 29 positivi, 438 in Lombardia dove i contagiati sono 22 ogni 100mila abitanti
Contagio Coronavirus (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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La risalita della curva del contagio non rallenta, spinta anche dalla maggiore trasmissibilità della variante Delta sempre più diffusa. Continuano infatti ad aumentare i contagi così come l’incidenza. In (lieve) crescita anche le terapia intensive, anche se in questo caso i numeri sono altalenanti e il tasso di occupazione complessivo dei posti letto nei reparti è ancora ampiamente sotto il livello di criticità.

I conti sulle ospedalizzazioni si potranno però fare tra un paio di settimane, quando si vedrà l’eventuale effetto della risalita dei contagi. Gli esperti ribadiscono l’invito a immunizzarsi perché, avvertono, le due dosi di vaccino prevengono comunque le forme più gravi della malattia, e dunque ospedalizzazioni e decessi.

Il report. Nelle ultime 24 ore, nel Bresciano, i nuovi contagi sono stati 29 portando il dato dell’ultima settimana a 148. Un dato triplicato in soli dieci giorni. L’incidenza, nel Bresciano, è passata dal minimo di 4 agli attuali 12 casi ogni 100mila abitanti. Non solo. Negli ultimi 7 giorni si sono registrati casi positivi in una sessantina di Comuni bresciani (23 casi in città, 6 a Vezza d’Oglio e Desenzano, 5 a Pisogne, Montichiari, Edolo e Padenghe). A inizio luglio il contagio era circoscritto a una ventina di paesi. Anche il gruppo dei Comuni Covid-free si assotiglia, anche se di poco. Venerdì erano 108, ieri sono scesi a 106 su 205. Tre Comuni hanno raggiunto i 28 giorni senza casi, l’arco temporale indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità per definire un territorio Covid-free: si tratta di Barbariga, Sarezzo e Soiano. Nuovi casi sono però stati registrati a Temù (dopo 68 giorni), Calvagese della Riviera, Fiesse, Gavardo e Mazzano.

È tornato a crescere anche il numero degli «attualmente positivi». Il 9 luglio gli isolamenti obbligatori a casa, nel territorio dell’Ats di Brescia (l’intera provincia esclusa la Valcamonica) erano scesi a 177, ieri sono arrivati a 223. I numeri, va ribadito, non sono preoccupanti. Tutti i parametri sono ampiamente sotto le soglie critiche. Che preoccupa è però l’andamento. La vera incognita, ora, è infatti: all’incremento dei contagi, seguirà anche un incremento dei ricoveri e dei decessi? La fotografia che arriva dal bollettino quotidiano del ministero della Salute conferma il trend in risalita dell’epidemia. Aumentano ancora, infatti, i positivi nelle ultime 24 ore: 3.121 in Italia, con tasso di positività dell’1,3%; 438 in Lombardia, dove il tasso è dell’1,14%. L’incidenza nazionale è risalita a 24,3 casi ogni 100mila abitanti, quella lombarda a 22.3. Il limite della zona gialla (50 casi) resta lontano ma si avvicina. Sono invece 13 le vittime in un giorno a livello nazionale, 4 in Lombardia, nessuna nel Bresciano. Segnali in chiaroscuro dagli ospedali: in Lombardia un altro posto occupato in terapia intensiva (31 in tutto, di cui 3 al Civile) anche se il saldo degli ultimi 7 giorni resta in calo (-16%) e la quota di occupazione dei letti è ferma al 2%. Negli altri reparti ricoveri in calo (meno 7) ma in questo caso il dato settimanale è in crescita (+12%).

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