Liceo Arnaldo, si dimettono i vicepresidi, «a Gerardo richieste già un mese fa»

Stamattina si riuniscono i rappresentanti sindacali dei docenti, Tecla Fogliata incontra domani i ragazzi
Studentesse indossano il post it Io sono Gerardo - © www.giornaledibrescia.it
Studentesse indossano il post it Io sono Gerardo - © www.giornaledibrescia.it
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Le tessere continuano a cadere col trascorrere dei giorni, in un effetto domino che sembra non avere fine. L’ultimo tassello è arrivato qualche ora fa con le dimissioni dei vicepresidi dell’istituto, i docenti Luigi Tonoli e Alessia Carettoni. Raggiunto telefonicamente dal Giornale di Brescia, Tonoli conferma le proprie dimissioni, ma preferisce non esprimersi «per il momento, almeno fino a quando non arriveranno indicazioni da parte dell’Ufficio Scolastico Territoriale». Così quella che inizialmente era solo una voce diventa ufficialità: si schierano anche i due collaboratori più stretti della preside dell’Arnaldo, Tecla Fogliata, da giorni nell’occhio del ciclone per la presunta richiesta al bidello Gerardo Petruzzelli di pulire il parabrezza della sua vettura parcheggiata nel cortile della scuola.

In assemblea

Le dimissioni sono arrivate all’antivigilia della riunione della rappresentanza sindacale degli insegnanti, prevista per questa mattina in un’atmosfera che sarà presumibilmente tesissima. L’ultimo atto della scorsa settimana era stata la nota diffusa dalle Rsu con la quale veniva contestata proprio l’«incompatibilità ambientale» con la dirigente scolastica. Fogliata, dal canto suo, ha minimizzato le contestazioni degli insegnanti, «nell’ordine di 4/5 su 70 circa, evidentemente abituati all’autogestione». Posizioni antitetiche e sempre più distanti, come hanno cristallizzato anche le immagini di un servizio del programma tv «Le Iene», nel quale si assisteva ad uno scontro verbale inedito tra Fogliata e due docenti.

Domani, invece, si terrà l’assemblea degli studenti che chiedono spiegazioni alle parti coinvolte, dopo il terremoto che si è abbattuto sul liceo cittadino. Neppure le dichiarazioni del dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Giuseppe Bonelli, che auspicava si potesse ristabilire tranquillità, hanno placato i toni. E sembra ormai che solo un intervento «sopra le parti» possa mettere la parola fine all’intricata vicenda. La macchina dell’ispezione è intanto già partita, ma i tempi per concludere l’attività potrebbero non essere brevi.

Le accuse

Quello che appare sempre più chiaro è che il «Jerry-gate» ha solo aperto il vaso di Pandora, nel quale il braciere dei malumori era già ben acceso da tempo. Petruzzelli, ora tornato al lavoro dopo tre giorni di assenza, aveva denunciato di essere stato costretto dalla preside a lavarle l’auto. Un mese prima - ha spiegato il suo avvocato Filippo Cocchetti - minacciando richiami ufficiali, la dirigente scolastica gli avrebbe chiesto di svolgere alcune mansioni a scuola. «Un modo di fare che ha influito sulla sensibilità di Gerardo, che da quel momento si è sentito in soggezione», ha spiegato Cocchetti.

Secondo Fogliata la vicenda «non è corrispondente al vero e lesiva dell’immagine dell’Istituto e della mia dignità nonché diffamatoria». Quello che alcuni giorni fa sembrava però solo un contrasto tra il bidello e la preside, ora è chiaro sia invece un più diffuso conflitto tutto interno al liceo.

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