L'acqua di Brescia? «È buona e sicura»

Lo dice il rapporto dell'Osservatorio Acqua Bene Comune, in base ai dati dei controlli di Ats e A2A
ACQUA BENE COMUNE
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È stato presentato in Loggia il secondo rapporto dell'Osservatorio Acqua Bene Comune, con i dati dei controlli eseguiti da Ats e dall'ente gestore, A2A Ciclo Idrico, nell’acquedotto di Brescia. 

Secondo quanto emerge dal documento, l'acqua che sgorga dai rubinetti in città «è buona e sicura» e le concentrazioni di cromo esavalente nella rete sono al dì sotto dei limiti di rilevabilità, «quindi sostanzialmente assenti».   

In particolare, per quanto riguarda il cromo VI, le analisi eseguite fino a marzo 2017 hanno dato esiti rassicuranti, dopo l’allarme scoppiato nel 2014, come hanno rimarcato l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Miriam Cominelli, e l'amministratore delegato di A2A Ciclo Idrico, Tullio Montagnoli, tra i componenti dell'Osservatorio. I valori fuori norma riscontrati cinque anni fa, lo ricordiamo, avevano portato A2A ad avviare una serie di interventi per abbattere i livelli di questo inquinante nella rete. Interventi che hanno dato i risultati sperati, dunque, mentre resta il problema del cromo esavalente in falda, come rimarcato anche di recente dall'Arpa.

Guido Menapace, che fa parte dell’organismo in rappresentanza dei genitori delle scuole, ha sottolineato «che i risultati e le azioni messe in campo hanno fatto sì che nelle scuole i nostri bambini siano tornati a bere l'acqua del rubinetto». 

Il cronoprogramma 2019 dell'Osservatorio prevede le audizioni con Arpa sul tema dell'inquinamento della falda acquifera, in particolare per quanto riguarda il sito di interesse nazionale Brescia Caffaro e con Ats per un aggiornamento sui controlli effettuati anche sull'acquedotto e un questionario da sottoporre ai cittadini sul tema acqua.

 

 

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