La variante Delta viaggia veloce: è al 45% dei tamponi positivi

Nella prima settimana di luglio su 52 casi di infezione nel Bresciano, 25 lo sono da virus variato
Quasi la metà dei nuovi casi positivi sono riconducibili alla variante Delta - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Quasi la metà dei nuovi casi positivi sono riconducibili alla variante Delta - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Dopo quasi due settimane da quando è stato tolto l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, le persone che continuano ad indossarle sono comunque ancora molte. Malgrado l’afa soffocante, sui comportamenti prevale il principio di precauzione. Sarà forse stata la tremenda lezione della scorsa estate, i cui conti in termini di diffusione del Sars-CoV-2 li abbiamo pagati ad inizio autunno ed avanti per l’inverno intero e gran parte della primavera. O il timore che la variante Delta del virus, più contagiosa dell’inglese Alfa ora predominante, possa tirarci brutti scherzi, di certo vi è che si registra un atteggiamento sostanzialmente prudenziale nella maggior parte della popolazione.

La Delta sta progredendo velocemente, contenuta solo dal fatto - ovviamente molto positivo - che i nuovi contagi da Sars-CoV-2 hanno numeri molto bassi. In ogni caso, ora tutti i tamponi positivi vengono sottoposti a genotipizzazione per «una attenta vigilanza sull’evolversi dei contagi e la crescita delle varianti sul territorio» sottolinea Regione Lombardia che ha disposto la misura. La nota regionale informa che «nella prima settimana di luglio si conferma in Regione Lombardia la progressione della variante Delta che attesta il cambio in atto con la variante Alfa». L’analisi, che si basa su dati consolidati all’8 luglio, è stata realizzata dalla direzione generale Welfare ed evidenzia che dal primo gennaio sono state eseguite 19.734 genotipizzazioni su base regionale per 16.916 pazienti. Complessivamente i pazienti per cui è stata identificata la variante Delta sono 522, pari al 3% di tutti i casi sottoposti sino ad ora all’ulteriore accertamento.

Nel mese di giugno la variante predominante è stata l’Alfa (inglese) con il 64% dei casi contro Delta che si è attestata sull’11% in 1.979 genotipizzazioni eseguite nel mese. I primi sette giorni di luglio segnalano Alfa al 24% (142 casi) e Delta al 45% (270 casi) su un totale di 603 analisi per determinare il profilo genetico del virus eseguite in sette giorni. Nel Bresciano, i tamponi analizzati sono stati 52, con 25 casi di Delta. «La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia e oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali è necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale» scrivono gli esperti nella bozza di monitoraggio settimanale Istituto superiore di Sanità-ministero della Salute sull’andamento dei contagi da coronavirus in Italia consegnata al Comitato tecnico scientifico.

«È confermato che nell’88% dei casi i contagiati sono persone non vaccinate, una media che crolla al 6% tra coloro che, invece, hanno completato il ciclo vaccinale, con tutte le varianti che rispondono in modo percentualmente simile alla copertura vaccinale. Copertura che, nei casi di contagio, evita comunque l’evolversi della malattia in forme gravi» si legge nella nota della direzione Welfare della Regione.

«Questi dati - commenta Letizia Moratti, vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia - confermano la validità e l’importanza della vaccinazione che proprio oggi (ieri, ndr) vede toccare in Lombardia 10 milioni di somministrazioni. La campagna deve però proseguire perché la guerra non è ancora vinta. Dunque, un invito in particolare ai giovani, e alle loro famiglie, per i quali saranno a disposizione 500.000 slot speciali dal 23 agosto, prenotabili da subito attraverso i consolidati canali: portale (https:prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/), Postamat, portalettere o chiamando il numero verde 800.89.45.45».

In attesa di nuovi vaccini, quelli attualmente somministrati contro la Covid-19, se si sono completate le due dosi previste, è efficace all’80% circa nel proteggere dall’infezione e fino al 100% nel proteggere dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Lo dimostrano i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità provenienti dall’Anagrafe nazionale vaccini e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus Sars-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio.

 

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