La ricerca di alloggi per i profughi afghani accolti a Edolo

La rete bresciana del Sistema di accoglienza e integrazione è al lavoro per creare nuovi posti: al momento quelli disponibili sono tutti occupati
CORSA ALLA SOLIDARIETA'
AA

Dare una risposta immediata in termini di accoglienza a coloro che giungono sul nostro territorio dopo essere sfuggiti all'inferno afghano. È questo ora l'obbiettivo del coordinamento Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) della provincia di Brescia, che ad oggi raggruppa oltre 30 realtà tra Comuni e associazioni. Un obiettivo che si può raggiungere principalmente attraverso progetti di micro-accoglienza

La rete del Sistema di accoglienza e integrazione provinciale, per far fronte all'imminente necessità di dare aiuto ai 104 profughi ora accolti a Edolo nel caso in cui rimanessero sul territorio della nostra provincia, ha deciso di ampliare al massimo la platea di riferimento e così tra i nomi dei presenti all'incontro e quindi pronti a collaborare figurano anche realtà come Croce Rossa e Caritas. Allargare la rete è di fondamentale importanza perché ad oggi tutti i posti destinati all'accoglienza sono occupati.

Il Sai si è reso disponibile ad agire, con la provincia di Brescia e l'Asscociazione dei comuni bresciani, quale cabina di regia per reperire i posti mancanti e gestire l'assegnazione dei alloggi. Pertanto, tutti coloro che intendono mettere a disposizione appartamenti o stanze per i rifugiati afghani, a partire dai singoli cittadini, possono scrivere a coord.sprarbresciani@gmail.com oppure telefonare al numero 342 1006595.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia