La mamma di Sofia: «Sembrava solo un febbrone estivo, invece...»

Parla la mamma di Sofia, Francesca Ferro: «Non so come sia accaduto, Sofia vittima di un caso terribile»
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«Non sappiamo come possa essere accaduto: non siamo mai stati in paesi a rischio, ma per un caso terribile e una serie di strane circostanze la malattia ha colpito la nostra bambina e non le ha lasciato scampo». A parlare è la mamma di Sofia, Francesca Ferro Zago, travolta dal dolore insieme al marito Marco e al figlio di qualche anno più grande rispetto alla bambina uccisa dalla malaria.

La famiglia vive a Piedicastello, a migliaia di chilometri dai luoghi dove la zanzara infetta semina la morte. In agosto, mamma Francesca, papà Marco e i figlioletti sono partiti per Bibione, dove avevano prenotato un soggiorno di due settimane in un campeggio. Durante la vacanza al mare Sofia si è sentita male. «Il 13 agosto - ricorda la madre - nostra figlia è stata ricoverata all’ospedale di Portogruaro per una forma di diabete. Tre giorni dopo è stata trasferita in Pediatria all’ospedale Santa Chiara di Trento dove, abbiamo saputo in seguito, proprio in quei giorni erano ricoverati per malaria dei bambini africani». Il dubbio è che il contagio sia avvenuto lì.

La mamma di Sofia, però, non attribuisce colpe a nessuno: «La mia bambina - continua il suo racconto - ha iniziato a stare male lunedì della scorsa settimana. Sembrava solo un febbrone estivo». Invece...

Certo non si poteva immaginare che quelli accusati dalla piccola fossero i sintomi di una malattia tropicale. Ma la febbre non calava. Nemmeno l’antibiotico sembrava avere l’effetto sperato.

Così, rammenta la signora Francesca, «quando sabato Sofia ha perso conoscenza dopo aver vomitato, ci siamo precipitati al pronto soccorso. In ospedale sono stati bravissimi a capire subito che si trattava di un caso di malaria, e hanno trasferito nostra figlia a Brescia, dove c’è un reparto specializzato».

Per due giorni i genitori di Sofia hanno lottato con la loro bambina per vincere l’infezione, ma nella notte tra domenica e lunedì la malattia ha avuto il sopravvento.

«Ora - dicono mamma Francesca e papà Marco - chiediamo soltanto rispetto per il nostro dolore. Lasciateci salutare per l’ultima volta la nostra bambina».

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