L’Ortomercato si è rinnovato, ora la società è pubblica

Investite ingenti somme per rimodernate tutta la struttura e ampliare la gamma dei servizi
ORTOMERCATO PIU' SICURO
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Un mercato ortofrutticolo sempre più punto di riferimento per la clientela, attraverso una politica della qualità e del giusto prezzo, oltre alla capacità di offrire una gamma merceologica più ampia, all’interno di un sistema condiviso con operatori e clienti. Una riaffermazione del principio fondante che ha portato la struttura bresciana ad essere esempio da seguire per molte altre realtà omologhe.

Il Consorzio Brescia Mercati spa non solo ha attuato opere che hanno portato ad un restyling generale dell’intero impianto, ritenuto molto apprezzato ed accattivante.

L'accordo

La Loggia e il Consorzio hanno anche sottoscritto un protocollo d’intesa riguardante gli interventi da attuare da parte della Polizia Locale per garantire e verificare il rispetto delle norme di carattere commerciale, di sicurezza, di circolazione dei veicoli e gestione dei rifiuti. «È stato un lungo periodo di emergenza sanitaria, che ha messo a dura prova l’intero sistema socio economico – ha esordito il presidente e amministratore delegato di Brescia Mercati, Antonio Massoletti -. Ciò nonostante il nostro mercato ortofrutticolo, sempre aperto e operativo, si è dimostrato solido e compatto, unito e determinato nel proseguire la propria attività. Garantire la continuità delle attività è stata la nostra priorità assoluta. I risultati positivi sono da sottolineare ed anche i lavori programmati nel decennio della convenzione avviata nel 2017 sono ormai conclusi per il 95%».

Come cambia l'Ortomercato

Vale a dire che la nuova veste dell’Ortomercato è ormai completa e con essa gli strumenti per svolgere i servizi necessari allo sviluppo in totale comodità e sicurezza. Rimane ancora l’obiettivo non di poco conto di incrementare il risparmio energetico attraverso il fotovoltaico e l’illuminazione a led (circa 1300 lampadine). «Ringraziamo il Comune – ha aggiunto Massoletti - per gli importanti sforzi che ha voluto assumere per il futuro del nostro mercato, nonché i soci pubblici, Provincia di Brescia, Camera di Commercio e Comunità Montana di Valle Trompia, che ne hanno condiviso i progetti, che rappresentano per noi un incoraggiamento a portare avanti con sempre maggiore impegno il nostro lavoro».

Dal punto di vista gestionale è da rimarcare come la compagine societaria sia ora interamente detenuta da quote pubbliche senza quindi partecipazioni di privati. «Questa decisione – ha specificato il sindaco Emilio Del Bono -nasce dall’opportunità di ritornare ad essere una società in house del Comune, come del resto vuole la legge, e di espletare compiutamente la gestione del pubblico servizio a tutti gli effetti».ener

L'investimento 

In forza del contratto di convenzione sottoscritto, il Comune ha investito più di un milione di euro per la riqualificazione del Mercato. A fronte di questo importante investimento, il Consorzio Brescia Mercati ha realizzato ulteriori migliorie che hanno portato l’investimento a lievitare non poco. Si è operato quindi nel totale rifacimento di insegne, manti stradali delle viabilità interne, nuova tinteggiatura interna ed esterna; è stata realizzata una pesa a ponte pubblica automatizzata; tettoie per il rimessaggio dei carrelli; il totale rifacimento della rete idrica antincendio e delle vie di fuga al piano superiore. Sono stati effettuati inoltre digitalizzazione dell’impianto di videosorveglianza e nuovo sistema ingressi con controllo a palmari in dotazione alle porte.

Per garantire e verificare, nell’area di mercato del consorzio, il rispetto delle norme di carattere commerciale, di sicurezza, sulla circolazione dei veicoli e sulla gestione dei rifiuti è stato siglato il protocollo con il comandante della Polizia Locale, Roberto Novelli per intensificare gli interventi degli agenti a tutela (circa 30 all’anno oltre a 12 ispezioni) soprattutto della sicurezza e rispetto delle regole, a fronte di un’attività rilevante di movimentazione e di vendita di prodotti agricoli che annualmente supera i 700mila quintali, capace di generare un importante flusso di persone e di mezzi, potenzialmente problematico.

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