Inchieste e arresti, Brescia capitale delle fatture false

L'evasione fiscale non conosce sosta nella nostra provincia. Se ne parla stasera a Messi a fuoco, alle 20.30 su Teletutto
Un agente della Guardia di Finanza - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un agente della Guardia di Finanza - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dopo l'inchiesta dei giorni scorsi, con 24 arresti e 104 indagati, Brescia si conferma capitale delle cartiere e delle fatture false. Nelle due inchieste più grandi degli ultimi 12 mesi, «Evasione Continua» e «Nuova evasione continua», è emerso quasi un miliardo di euro di fatture per operazioni inesistenti. 

«I bresciani sono i padri fondatori della fattura falsa, la prima scoperta in Italia fu proprio a Brescia nel 1973», disse qualche anno fa l'allora comandante della Guardia di Finanza Giuseppe Arbore. 

E il tema dell'evasione fiscale è al centro questa sera della prima parte di Messi a fuoco, la trasmissione di approfondimento di Teletutto in onda ogni venerdì dalle 20.30. Tra gli ospiti ci sarà il procuratore capo di Brescia Francesco Prete. Saranno poi collegati Claudio Teodori, ordinario del dipartimento Economia e management Università Statale di Brescia, Michele De Tavonatti, presidente ordine Dottori Commercialisti Brescia, Bortolo Agliardi, presidente Associazione Artigiani Brescia, Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Lombardia Orientale e Alberta Marniga, Confindustria Brescia. 

Nella seconda parte di trasmissione, spazio alla crisi di Governo con gli interventi dei deputati Marina Berlinghieri (Pd) e Gianpietro Maffoni (Fratelli d'Italia). Con loro il giornalista del Giornale di Brescia Carlo Muzzi. 

 

 

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