Inchiesta Leonessa, Marchese: «Io non sono un mafioso»

Oltre due ore di deposizione per il testimone al centro del processo, ritenuto il riferimento della Stidda al nord. Ha ammesso i reati fiscali
Un momento dell’esame di Rosario Marchese, durante il processo Leonessa
Un momento dell’esame di Rosario Marchese, durante il processo Leonessa

Per l’accusa è «promotore, organizzatore e direttore della associazione di tipo mafioso caratterizzata da autonomia programmatica, operativa e decisionale rispetto ad altre cosche mafiose di Gela». Per un collaboratore di giustizia sentito durante il processo: «Era un appartenente della cosca Rinzivillo e loro referente al nord. Poi è passato con gli Antonuccio e se te lo presenta uno dello Stidda vuol dire che quella persona lavora per la Stidda. Me lo hanno presentato come fratello che in ambi

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.