Il Treno della Memoria si è fermato a Brescia

Grande partecipazione in Stazione per l'arrivo del convoglio speciale che rievoca quello che nel 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto
ARRIVA IL TRENO DELLA MEMORIA
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Sono da poco passate le 21:45 quando si sente il fischio di una locomotiva. Poi le note intonate dalle trombe della Fanfara. Viene accolto così da Brescia l'arrivo del «Treno della Memoria» che rievoca il convoglio speciale che nel 1921 trasportò la salma del «Milite Ignoto» da Aquileia a Roma. Ad attenderlo, sulla piattaforma di un binario 10 affollatissimo, le uniformi e gli stendardi del corpo dei carabinieri, degli Alpini e di tutte le rappresentanze delle Forze Armate e delle autorità civili.

Il viaggio e lo scopo

  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
  • Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto
    Al binario 10 della Stazione di Brescia il Treno del Milite Ignoto

Dalla stazione di Trieste a Roma Termini per la festa del 4 novembre e ora di ritorno in ricordo di tutte le vittime ignote della Prima Guerra Mondiale, il «Treno della Memoria» è stato allestito dal Ministero della Difesa e dalla Fondazione FS. «Ci sono momenti storici che rimangono vivi nella coscienza delle persone - dichiara la prefetta Maria Rosaria Laganà -. A distanza di oltre 100 anni il passaggio di questo treno ricorda a tutti qual è la fonte della nostra libertà e del nostro essere qui stasera».

Partecipazione bresciana

Un'iniziativa molto partecipata anche nel Bresciano, dove tanti cittadini non si sono fatti scoraggiare dall'orario e hanno così potuto ammirare il treno, un cimelio da cui riverberano i dolorosi eventi della Grande Guerra. Nonostante non ci fosse la locomotiva a vapore e la bara del Milite Ignoto (quest'ultima lasciata a Roma), i presenti hanno potuto ammirare alcuni reperti storici tra cui un cannone di trincea e un elmetto appartenente a un soldato. «Brescia Leonessa d'Italia: il titolo la città lo ha conquistato durante le Dieci giornate del Risorgimento contro il nemico austriaco - dice il Comandante del Sesto Stormo di Ghedi Giacomo Lacaita -, e anche stasera conferma il suo attaccamento a questi valori».

L'elmetto appartenuto ad un soldato - © www.giornaledibrescia.it
L'elmetto appartenuto ad un soldato - © www.giornaledibrescia.it

Tanti gli Alpini bresciani presenti al binario, entusiasti e commossi, tutti stretti sotto il proprio stendardo nel ricordo di quella che è stata anche la guerra dell'Adamello e del vicino Triveneto: «Nel corso della Prima Guerra Mondiale, Brescia ha pagato molto con i suoi giovani partiti per il fronte - racconta l'assessore Manzoni -, era un atto dovuto che la nostra città venisse coinvolta dal passaggio del treno». Gli fa eco il presidente provinciale Samuele Alghisi: «È stata bellissima e inaspettata l'accoglienza al binario dieci. È il segno che nelle persone vivono ancora i valori che noi riteniamo superati. Momenti come questi servono per tenerli vivi e riattualizzarli».

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