Il ministro dell'Ambiente a Brescia: «Depuratore del Garda, l'unico punto è la tutela del lago»

Fratin in città insieme al senatore Paroli e all'onorevole Casasco per il suo endorsement al candidato sindaco del centrodestra Rolfi
  • Il ministro Fratin a Brescia per sostenere il candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi
    Il ministro Fratin a Brescia per sostenere il candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi
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    Il ministro Fratin a Brescia per sostenere il candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi
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«Sul depuratore del Garda entro la fine del mese convocherò le tre Regioni, ossia Lombardia, Veneto e Trentino, per riportare ai rappresentanti le istanze politiche dei vari territori». Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, oggi a Brescia insieme al senatore Adriano Paroli e all’onorevole Maurizio Casasco per il suo endorsement al candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi.

Salvaguardia del lago di Garda

«Io ho già ricevuto tre delegazioni su questa questione - precisa il ministro nella sede di Forza Italia -. Credo però che la scelta del tipo e del luogo debba essere assunta a livello locale e non imposta da Roma, non devo essere io a decidere se il depuratore lo facciamo sul Chiese o sul Mincio». Picchetto Fratin lo ribadisce più volte: «In merito al luogo non discuto. Il punto vero e l’unico punto importante è la tutela del lago di Garda, il più grande bacino di acqua dolce va salvaguardato. Agli aspetti tecnici devono pensare i tecnici». Per quanto riguarda il commissariamento, che Fratelli d’Italia vorrebbe revocato, anche in questo caso il titolare del dicastero lancia la palla nel perimetro locale: «È chiaro che se le tre Regioni mi porranno istituzionalmente la questione della rimozione del commissario, la valuteremo a livello di governo. Ma dev’essere posta dalle Regioni». 

Caso Caffaro

Lo sguardo si sposta poi sul capoluogo, con la conferma che, rispetto al caso Caffaro, un canale di dialogo con l’azienda è aperto: «Ci siamo resi disponibili a fare fronte alle spese di gestione ordinaria per quel che riguarda il funzionamento della barriera idraulica: i fondi ci sono, nei prossimi giorni sentiremo nuovamente la società in liquidazione e speriamo di chiudere. Siamo sul pezzo». 

Sostegno a Rolfi

Infine, il sostegno pieno a Fabio Rolfi: «Sono favorevolmente stupito dalla grande preparazione del nostro candidato. È chiaro che se vincerà lui si avrà un comune sentire e il dialogo sarà più semplice anche sulle scelte progettuali. Ovviamente il livello istituzionale è differente da quello politico». 

Il candidato sindaco del centrodestra coglie l’occasione per ricordare la sua visione: «per l’Amministrazione comunale che abbiamo in mente e per ruolo da protagonista che vogliamo che Brescia abbia, i buoni rapporti con il Governo e con la Regione sono fondamentali: parlare un linguaggio comune aiuta a decifrare e a dare seguito alle priorità. Il nostro obiettivo è trasformare Brescia da città ferita e critica a città che costruisce una storia di rigenerazione urbana positiva. Quello che bisogna fare su Caffaro è un lavoro fondamentale: in dieci anni sono stati fatti tanti annunci, ma siamo al punto di partenza. Serve guardare alle aree agricole creando un grande bosco di città e serve un maggior coinvolgimento di A2A che non può più stare a guardare, perché la nostra multiutility e la nostra città hanno le competenze per affrontare un tema che si trascina ormai da anni».

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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