I sindaci di Brescia e Bergamo: «Il Festival Pianistico sospenda i concerti di Matsuev»
Brescia e Bergamo invitano la direzione del Festival Pianistico Internazionale a sospendere i concerti di Denis Matsuev, il pianista russo con un concerto in programma il 24 maggio al teatro Grande di Brescia e il 27 al Donizetti di Bergamo nell’ambito delle iniziative della Capitale italiana della Cultura 2023 e ritenuto troppo vicino al presidente russo Vladimir Putin.
I sindaci Emilio Del Bono e Giorgio Gori rispondono con una lettera all’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, che aveva chiesto loro di cancellare i concerti «del pianista amico e sostenitore di Putin». «In segno di rispetto nei confronti delle sofferenze patìte dal popolo ucraino, al quale ci sentiamo più che mai vicini - scrivono i due primi cittadini -, abbiamo quindi chiesto alla Presidenza e alla Direzione artistica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo di sospendere i concerti di Denis Matsuev che erano stati inseriti nel calendario 2023 della manifestazione».
Nella lettera Del Bono e Gori spiegono di aver valutato «con attenzione» quale fosse la decisione giusta da prendere, con la premessa che il sostegno all’Ucraina non è mai venuto meno ma con la convinzione che «la cultura, in quanto portatrice di valori di umanità e bellezza, dovrebbe poter godere di una libertà di espressione non condizionata dai conflitti che investono la sfera della politica».Tuttavia, scrivono i due sindaci, le informazioni raccolte a partire proprio dalla sollecitazione dell’ambasciatore hanno portato a confermare il sostegno di Matsuev alla politica di Putin fin dall’invasione della Crimea del 2014. Pertanto ecco quindi la posizione di Bergamo e Brescia, in attesa del Festival Pianistico, cui spetterà ora la scelta definitiva.
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