I sanitari della trincea Covid-19 nell’esercito nei neo Cavalieri

Con 133 Onorificenze il Capo dello Stato riconosce il cuore grande e la forza dei bresciani. Ecco elenco e riconocimenti
Il capo dello Stato Sergio Mattarella - Foto ufficio stampa Quirinale/Paolo Giandotti
Il capo dello Stato Sergio Mattarella - Foto ufficio stampa Quirinale/Paolo Giandotti
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Un esercito di medici e infermieri bresciani è stato insignito di Onorificenze al merito della Repubblica italiana. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la presidenza del Consiglio dei ministri riconoscono così il grande cuore, la professionalità e lo spirito di abnegazione degli operatori sanitari della nostra provincia. Donne e uomini che a vario titolo hanno dato anima e corpo, giorno e notte, per salvare vite nella trincea del Covid-19.

I loro nomi sono stati pubblicati il 20 aprile sulla Gazzetta ufficiale. Nell’elenco ci sono anche personalità del mondo imprenditoriale e dello sport per un totale di 124 Cavalieri, due Grandi Ufficiali, tre Commendatori e quattro Ufficiali. La Prefettura intende rendere omaggio a queste persone attive nel Bresciano con una cerimonia nel cortile del Broletto, tutti ben distanziati, il 2 giugno.

Medici e infermieri. Il mondo sanitario, dicevamo, ha fatto incetta di riconoscimenti. Possono fregiarsi del titolo di Cavalieri Michela Bezzi, primario di Pneumologia a indirizzo Endoscopico del Civile di Brescia, Renzo Rozzini, responsabile dell’Unità operativa di Geriatria della Poliambulanza, Annamaria Indelicato, direttore sanitario del Civile, Alessandro Triboldi, direttore generale della Poliambulanza, e Claudio Sileo, direttore generale dell’Ats di Brescia, bergamasco di nascita. Poi c’è lei, Monica Falocchi, la coordinatrice infermieristica della prima Terapia intensiva del Civile, il cui volto segnato dalla fatica è stato scelto mesi fa dal New York Times Magazine per rappresentare l’impegno incondizionato di tutti gli infermieri del mondo. E ancora: scorrendo l’elenco si incontrano i nomi di sanitari come Candida Maria Chiecca, Elisabetta Dioni e Dionigi Tortelli, altro coordinatore infermieristico nonché ex sindaco di Longhena. Impresa e sport. Tra le figure estranee al mondo sanitario spicca il nome di Maurizio Tira, rettore dell’Università degli Studi di Brescia, nominato Commendatore come il dirigente comunale Marco Antonio Colosio.

Sono nati a Brescia, ma vivono altrove e sono stati nominati Grand’ufficiali Giovanni Gorno Tempini, presidente della Cassa depositi e prestiti, e Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologia e la transizione digitale.Hanno, poi, ottenuto il titolo di Cavalieri Franco Dusina, presidente della Centrale del Latte di Brescia nonché ex sindaco di Marcheno e già direttore dell’ospedale di Gardone Valtrompia; Mauro Ferrari, patron della Germani Basket, e Roberto Manieri, giornalista del GdB, per l’impegno nel recupero di ventilatori polmonari nel periodo clou della pandemia quando erano introvabili. Salva-vita.

A proposito di macchinari salva-vita la Gazzetta ufficiale riporta anche l’elenco dei Commendatori e dei Cavalieri nominati nel 2020. Tra i bresciani - ricordiamo - ci sono l’ingegner Cristian Fracassi, ceo di Isinnova, e Renato Favero, già primario a Gardone: i due, ricordiamo, hanno avuto l’intuizione e la capacità di trasformare maschere da sub in respiratori d’emergenza che hanno fatto il giro del mondo. A loro è stato assegnato il titolo di Cavaliere, come anche a Maurizio Magli di Artogne: dipendente della Tenaris Dalmine, ha avuto il merito di produrre, insieme ad altri volontari, cinquemila bombole di ossigeno per gli ospedali.Le nomineRiconoscimenti alle figure che si sono distinte per merito nella nostra provincia

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