I pazienti delle terapie intensive lombarde sono in aumento

Brescia è la provincia che preoccupa di più: ospedali in fascia di rischio 4 A, in una scala dove il massimo è il 4 C
La terapia intensiva del Civile - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La terapia intensiva del Civile - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«La situazione delle terapie intensive negli ospedali regionali è in crescita». Lo dice oggi in commissione Sanità di Palazzo Pirelli, Marco Salmoiraghi, dirigente vicario dell'assessorato al Welfare della Regione Lombardia, confermando le preoccupazioni già circolate da parte di vertici ospedalieri e medici lombardi. 

Ieri, spiega Salmoiraghi, «erano 414 i pazienti in terapia intensiva ricoverati» in Lombardia e «4.100 quelli ricoverati nei reparti ospedalieri». Si tratta di «un trend in crescita ormai da 3 o 4 giorni e la situazione ci preoccupa», continua il dirigente regionale, rilevando che «in questo contesto la provincia di Brescia è quella più critica». 

Citando dati degli Spedali Civili di Brescia, Salmoiraghi evidenzia che «sono più di 290 i ricoverati, di cui 27 in terapia intensiva». Criticità anche in altri ospedali «del Garda, della Poliambulanza e della Franciacorta, che oggi sono a livello 4 A, su una scala che va fino al 4 C, il massimo livello di impatto sulla rete ospedaliera», dice ancora Salmoiraghi, ricordando che il «4 C» è il livello raggiunto nella prima ondata, che non vorrei più vedere».

 

 

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