Halloween, atti vandalici da incubo: distrutta anche un’opera d’arte

A Gussago fatta a pezzi la statua di Johan Frisò, a Padenghe sventrata la cabina di scambio libri
L'opera di Johan Frisò distrutta - © www.giornaledibrescia.it
L'opera di Johan Frisò distrutta - © www.giornaledibrescia.it
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A volte ai mostri non serve neppure la maschera. Per far davvero paura bastano petardi, bottiglie rotte e mazze. Così la notte di Halloween, in molti paesi della nostra provincia, si è trasformata in un vero incubo: schiamazzi, beni privati danneggiati e opere pubbliche distrutte.

Sul Garda

Di Alice Scalfi

A Calcinato se la sono presa con i tabelloni dei manifesti elettorali, a Padenghe contro il parco del vaso Rì. Strano modo di festeggiare, questo di rompere tutto. Un modo che lascia affranto il sindaco di Calcinato, Nicoletta Maestri. Domenica sera, tra l’altro, lo stesso paese è stato oggetto di attenzioni simili: alcuni cestini al parco Più sono stati incendiati.

Così, la Maestri scrive: «Questa notte Calcinato ha perso, immersa dalla vergogna di comportamenti deplorevoli che hanno portato alla devastazione di alcune zone del territorio. È un giorno triste, ma serve l’aiuto di tutta la comunità, a partire dalle famiglie, nessuna esclusa, affinché il senso civico e il rispetto della legalità possano vincere». Oltre ai tabelloni divelti, è stato scarabocchiato anche l’edificio che ospita la scuola di musica della banda.

Non è andata meglio a Padenghe. Oggetto di attenzioni il parco del vaso Rì. Qui a subire danneggiamenti è stata la cabina telefonica, praticamente distrutta, come pure uno dei tavoli, che ha preso fuoco.

La panchina incendiata a Padenghe - © www.giornaledibrescia.it
La panchina incendiata a Padenghe - © www.giornaledibrescia.it

A Gussago

Di Federico Bernardelli Curuz

Grande lo shock, a Gussago, per l’ennesima azione vandalica contro un’opera d’arte regalata alla comunità dall’artista Johan Frisò. Nelle ore scorse è stata fatta a pezzi l’installazione posizionata a ridosso del campo sportivo di Ronco. L’opera rappresenta la sofferenza di una madre che vede volare in cielo il proprio figlio. L’atto distruttivo pare sia stato catturato da una telecamera posta in zona dall’artista - fresco vincitore del Premio Modigliani -, come conferma Ettore Marchina, gallerista di Ronco: «Hanno annientato per la terza volta l’opera di Johan Friso.

Questa volta la fototrappola a vibrazione che l’artista aveva inserito nella scultura li ha immortalati. Mercoledì (oggi per chi legge, ndr) verrà depositata una denuncia ai Carabinieri, con il ritratto dei bulli. Poi avviserò della situazione gli assistenti sociali e farò pervenire alle famiglie una richiesta di 50.000 euro per danni. Risarcimento che sarà poi devoluto alle famiglie bisognose del paese». In Valcamonica i problemi sono iniziati già nel pomeriggio e sono esplosi in serata, con botti e urla tra le strette vie del centro, forti al punto da sembrare una sparatoria. Qualcuno ha girato dei video, che sono finiti nelle mani delle forze dell’ordine e del sindaco Luca Masneri.

In Valle

Di Giuliana Mossoni

A Edolo è stata una notte da un lato piacevole, con tanti bambini e genitori in giro mascherati, e dall’altra di danneggiamenti e schiamazzi, che hanno infastidito i residenti. Al punto che il primo cittadino si è sentito costretto a perlustrare il paese, per verificare di persona quanto stava accadendo, sperando anche di essere da deterrente.

Alla fine i danneggiamenti non sono stati enormi, quasi tutti al patrimonio privato e alle cassette delle lettere, fatte esplodere con i petardi, ma la preoccupazione e il fastidio sono stati elevati: «Halloween sta diventando il pretesto per girare mascherati e danneggiare le proprietà altrui - commenta il sindaco Masneri -. Io non ho simpatia per questa festa. Non appartiene alla nostra cultura, ma fa parte di un processo di omologazione che ci fa digerire ogni idiozia purché sia trendy»

Ieri mattina Edolo si è risvegliata sporca, con bottiglie e avanzi di cibo sparsi in giro, così come è successo anche alla Sacca di Esine, dove sono state imbrattate auto, rubate bici, spaccati oggetti pubblici e privati, rovinato portoni e molto altro. I Carabinieri sono stati contattati alcune volte, per chiedere il loro intervento.

A Mazzano

Di Nadia Lonati

I vandali hanno preso di mira «Landskate» a Mazzano - © www.giornaledibrescia.it
I vandali hanno preso di mira «Landskate» a Mazzano - © www.giornaledibrescia.it

Anche il lunedì sera in quel di Mazzano è stato all’insegna degli atti vandalici. Ad essere colpito, in particolar modo, è stato lo skatepark costruito a fine 2019 nell’area antistante il palazzo municipale, su suggerimento degli studenti della scuola media e attraverso un finanziamento ad hoc. Nella serata di Halloween, «Landskate», così è stato chiamato lo spazio, è stato bersaglio di petardi e scorribande, con i primi che hanno letteralmente scardinato bidoncini dei rifiuti e colpito e frantumato anche la scritta, in rilievo, che identifica il parco.

Evidenti i segni del passaggio dei vandali, ieri, alle prime luci del giorno: i cestini sono stati ritrovati dagli addetti del Comune letteralmente esplosi, sparsi lungo i vialetti e i percorsi tracciati per gli appassionati di skateboard. La scritta, invece, è stata resa monca, con la prima lettera andata in frantumi, e le altre molto danneggiate insieme al sistema di illuminazione che ne percorreva l’interno per renderle visibili in notturna. Nel perimetro, sono stati recuperati anche carrelli della spesa gettati sulle scale. E problemi si sono avuti pure nella vicina Botticino e in particolare al Centro Lucia.

Il fumo provocato dallo scoppio di lattine e di trappole per la disinfestazione è entrato nel teatro e ha portato all’attivazione dell’allarme antincendio, facendo saltare le protezioni. A denunciare l’accaduto, via social, i responsabili della struttura con un appello-invito ai responsabili: «Questo atto – si legge in un post Facebook – oltre ad avere un costo per la comunità avrà conseguenze per chi l’ha commesso, nel caso di minorenni dovranno rispondere i genitori. Se qualcuno si farà avanti sarà ben accetto, diversamente procederemo alla denuncia e l’autorità competente esaminerà le immagini delle telecamere esterne».

A Bienno

L'atto vandalico a Bienno - © www.giornaledibrescia.it
L'atto vandalico a Bienno - © www.giornaledibrescia.it

Non è la prima volta che capita. E anche a Bienno la pazienza dei cittadini è messa alla prova. Se in passato era stata la scuola a essere presa di mira, stavolta è il cuore di uno dei borghi più belli d’Italia a finire nel mirino della vernice spray. Dopo una notte di festa e schiamazzi, Bienno si è svegliato con scritte sui muri, purtroppo anche su quelli più antichi, di sassi in pietra, su portoni e sui citofoni.

A essere colpita è stata in particolare la via Di Mezzo. Non sono mancati i petardi, che hanno fatto perdere il sonno ai biennesi e, buttati nei cestini della spazzatura, li hanno incendiati e distrutti. Scritte, definite «poco eleganti», hanno rovinato anche un’auto parcheggiata. I danni non sono ingenti, ma è stato rovinato sia il patrimonio pubblico sia quello privato: ora citofoni, porte, muri e tutto il resto andranno ripuliti e in parte anche buttati. Non recriminiamo sulla festa - sottolineano i consiglieri di minoranza -, ma quanto successo non dovrebbe esserne la conseguenza. Il rispetto dovrebbe tornare di moda».

Per il sindaco Ottavio Bettoni la festa organizzata per Halloween è stata un successo, ma «qualche problema c’è stato: petardi, scritte sui muri, ma probabilmente non dovute ad Halloween, e un’auto danneggiata».

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