Futura Expo, come sono fatti gli stand tra natura e geometria

L’architetto Raffaella Laezza spiega come il «contenitore» sia in sintonia con i contenuti
L'intervista all'architetto Raffaella Laezza
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Quando Raffaella Laezza ha accettato la sfida di progettare l’allestimento di Futura Expo i suoi primi pensieri si sono concentrati sulla necessità di creare un «contenitore» che fosse in perfetta sintonia con i contenuti «altrimenti - ammette - la manifestazione non sarebbe stata credibile». Forte dei suoi studi in biologia e dedicati a Leonardo da Vinci, l’arch. Laezza, responsabile scientifico del master in Temporary Circular Architecture dell’Università Iuav di Venezia, è riuscita a inserire la tre giorni in un contesto in cui la natura è viva e protagonista.

Materiali e progetto

Nei 15mila metri quadrati a disposizione ha collocato «508 essenze arbustive e 508 pareti modulari composte da legno di abete tracciabile e canna del fiume Sarno. Un materiale, quest’ultimo, che vanta le stesse caratteristiche del bambù, ma è italiano». Materiali vegetali, insomma, le cui forme non sono per nulla casuali. L’arch. Laezza si è infatti lasciata ispirare dalle geometrie delle alghe osservate al microscopio: «Seguendo i principi dell’eco-generative architecture - racconta - indago la natura al microscopio, ne estraggo le geometrie e le trasformo in architettura».

In movimento. Futura Expo è quindi unica, in movimento. Per differenziare i vari padiglioni tematici (dedicati a Green Building, Trasporti e Mobilità, Innovation, Agricoltura e territorio e Turismo, Start up e Finanza) la professionista ha utilizzato «texture diverse. Le geometrie sono diventate i principi generativi dei padiglioni e del master plan».

Carbon neutrality

Sempre in ottica di coerenza al maxi tema della sostenibilità, gli organizzatori dell’esposizione mirano alla carbon neutrality. Questo obiettivo ha imposto una cura speciale dell’allestimento e dell’evento. E, in concreto, si tradurrà nel calcolo delle emissioni (prima, durante e dopo la manifestazione) e nella ricerca di soluzioni per compensarle. «Inalberiamoci».

Un’iniziativa in tal senso è rappresentata dalla campagna «Inalberiamoci» che vede Futura Expo donare mille alberi alla città a nome degli espositori e invita i cittadini a fare altrettanto partecipando a un crowdfunding sulla piattaforma on line For Funding di Intesa Sanpaolo che rimarrà attivo sino alla fine dell’anno.

Futura Expo, ricordiamo, prosegue oggi e domani al Brixia Forum: i 107 stand di aziende e istituzioni danno appuntamento a tutti dalle 8.30 alle 19.30 (l’ingresso è gratuito). Quella garantita tra i padiglioni green progettati dall’arch. Laezza è un’esperienza innovativa, destinata a lasciare il segno e ad essere replicata in futuro. Il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone ha già parlato di una seconda super edizione in calendario nel 2023.

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