Fondi per il nuovo carcere di Brescia: ora serve l’area

Dal ministero arrivano 38,8 milioni di euro: il nuovo padiglione di Verziano occuperà quasi tutti gli spazi verdi, che però sono necessari
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CARCERE, 38,8 MILIONI PER AMPLIAMENTO
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Adesso Brescia ha «i numeri giusti» non solo per l’ampliamento del carcere di Verziano, ma anche per realizzare le strutture pertinenziali dedicate alle attività dei detenuti. Dopo oltre quindici anni di stallo e un teorema di denunce sulla situazione emergenziale in cui è incastrato il Nerio Fischione, la buona notizia arriva da Roma: il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha infatti messo sul piatto 38,8 milioni di euro per l’istituto penitenziario di Brescia. Fondi, questi, che si aggiungono ai 15 milioni già stanziati e che vanno così a comporre la cifra necessaria per realizzare l’intera infrastruttura: 54,8 milioni di euro.

La fase due

Lo stanziamento - confermano dal Mit - «è a chiusura del fabbisogno finanziario segnalato dal provveditorato»: a concedere il via libera alla ripartizione dei 166 milioni complessivi - effettuata dai tecnici del dicastero guidato da Matteo Salvini -, ieri mattina, è stato il Comitato interministeriale sull’edilizia carceraria. Che succede adesso? Le attività saranno affidate ai provveditorati interregionali, che avranno il ruolo di soggetti attuatori.

La sfida, totalmente nelle mani della politica, ora è scongiurare di «traslocare» vecchie emergenze nella nuova struttura. Il nuovo padiglione sarà realizzato «mangiando» la quasi totalità degli spazi verdi dedicati alle attività ricreative dell’attuale istituto penitenziario di Verziano (l’idea è realizzare altre 400 celle nell’attuale sedime). Per garantire condizioni vivibili, però, quegli spazi sono giudicati necessari: serve perciò reperire aree pertinenziali limitrofe.

Entro quanto tempo? Per la nuova struttura carceraria serviranno almeno quattro anni di lavori, mentre Canton Mombello, collocato in pieno centro (e, dunque, in un’area molto appetibile), una volta dismesso potrebbe essere messo direttamente sul mercato dal Demanio.

L’impegno

«Brescia adesso ha la garanzia che il nuovo carcere si farà, perché abbiamo impresso una marcia diversa rispetto al passato su questo fronte - spiega il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove -: i progetti verranno costantemente monitorati, perché bisogna dare una soluzione seria al sovraffollamento. Per garantire condizioni più umane l’unica via è il piano di edilizia carceraria».

Il sottosegretario vorrebbe un report mensile e spiega: «Anche per questo interloquiremo senz’altro con le comunità locali: c’erano progetti che giacevano nei cassetti da anni, questo Governo li ha messi finalmente in moto. Lo sblocco di queste risorse è un primo importante passo: se serviranno altri investimenti, c’è la disponibilità a recuperare altri fondi, ma si deve innanzitutto partire».

Plauso bipartisan

A parlare di «risultato straordinario per Brescia, ottenuto grazie al lavoro della Lega e del ministro Salvini» è l’on. Simona Bordonali (Lega). Che incalza la Loggia: «È tempo che il Comune intervenga per mettere le aree interessate a disposizione del Demanio. La città ha perso dieci anni, bisogna proseguire con il programma che il centrodestra stava già realizzando: l’ampliamento esterno di Verziano. Il progetto attuale non va bene: è emerso anche all’incontro voluto dal presidente della Corte d’appello Castelli e dal procuratore generale Rispoli. Nel frattempo, continuiamo a denunciare l’invivibilità del Nerio Fischione, per la dignità dei detenuti e per tutti i lavoratori costretti a operare in condizioni non degne di una realtà come Brescia».

Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Adriano Paroli (Forza Italia) che, da ex sindaco, si era trovato a gestire la partita: «Da tempo sarebbe finito il tempo delle parole: serve l’ampliamento esterno. Per farlo, resta il tema dell’acquisizione dell’area: noi avevamo instradato la questione, ma poi il centrosinistra ha rinunciato a quegli spazi cancellando i diritti edificatori ai proprietari del sito e non capisco perché. Insieme a Vito Crimi avevamo lavorato per evitare la costruzione di un carcere dentro il carcere: è ciò che ancora oggi si deve scongiurare».

Un plauso arriva dal senatore Alfredo Bazoli (Pd), che parla di «vera svolta: finalmente si completa un percorso iniziato nel 2014, quando il ministro Orlando stanziò i primi 15 milioni di euro, che col tempo si sono rivelati non sufficienti. Serve un istituto penitenziario moderno per dismettere quanto prima il fatiscente Canton Mombello».

Soddisfatta la sindaca Laura Castelletti: «Siamo soddisfatti che questa annosa situazione si sia sbloccata, certi che in questa dinamica abbia avuto un ruolo significativo la convocazione di tutte le istituzioni da parte del presidente della Corte d’Appello, Claudio Castelli. Speriamo di poter vedere presto il progetto, anche per capire se l’ampliamento previsto consentirà la chiusura di Canton Mombello. L’ampliamento di Verziano riguarda un’area di circa 50mila metri quadrati di pertinenza della struttura attuale. L’acquisizione delle aree potrà avvenire o mediante esproprio o, su richiesta dei proprietari, con la compensazione mediante diritti edificatori, come previsto nel Pgt».

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