Fiaso: in Terapia intensiva aumentano i pazienti non vaccinati

I dati del monitoraggio aggiornati al 30 novembre a cui partecipa anche l'ospedale Civile di Brescia
Un reparto di terapia intensiva agli Spedali Civili di Brescia, durante l’epidemia di Covid-19
Un reparto di terapia intensiva agli Spedali Civili di Brescia, durante l’epidemia di Covid-19
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Nelle terapie intensive aumentano del 17% i pazienti non vaccinati mentre diminuiscono del 10% i vaccinati. La diminuzione dei vaccinati nelle intensive è un «segnale positivo circa la protezione del vaccino dalle forme gravi». Il totale dei pazienti under 18 ricoverati negli ospedali sentinella è di 17 di cui 2 in intensiva, l’età media è di 4 anni.

Lo evidenziano i dati relativi agli ospedali sentinella di Fiaso (Federazione aziende sanitarie e ospedaliere), di cui fa parte anche l'ospedale Civile di Brescia, rilevati il 30 novembre. In una settimana, secondo Fiaso, il numero degli ospedalizzati è aumentato del 16%. Il trend dei ricoveri Covid, afferma Fiaso, è in «progressiva crescita e accelerazione».

Sono in tutto 810, rileva Fiaso, i pazienti ricoverati monitorati dallo studio contro i 697 del 23 novembre. L'incremento sembra anche accelerare rispetto all'ultima rilevazione, quando il tasso di crescita era stato leggermente inferiore, pari all'11%.

Le Terapie intensive

Parzialmente differenti i dati relativi alle terapie intensive in cui i pazienti crescono ad un ritmo inferiore. I ricoveri in Rianimazione fanno registrare un aumento di sole 7 unità, pari al 9%, e si tratta esclusivamente di non vaccinati.

Gli ospedali sentinella evidenziano inoltre come l'età media risulta decisamente più bassa tra i non vaccinati: i pazienti positivi al Covid che finiscono in ospedale senza aver ricevuto nemmeno una dose di vaccino hanno in media 63,4 anni a differenza dei vaccinati che hanno 74,7 anni. La presenza di patologie pregresse, inoltre, continua a essere più alta tra chi è stato vaccinato: fra i vaccinati i pazienti con comorbidità sono il 71% mentre fra i non vaccinati il 56%.

I non vaccinati che vengono ricoverati, dunque, sono in media più giovani e godono di uno stato di salute migliore.

Crescono i ricoveri di non vaccinati

«Crescono i ricoveri di non vaccinati, diminuiscono quelli di vaccinati: i dati degli ospedali sentinella Fiaso relativi alle Terapie intensive nell'ultima settimana evidenziano come a subire le conseguenze peggiori del Covid siano essenzialmente i non vaccinati - commenta il Presidente Fiaso Giovanni Migliore -. Siamo fiduciosi che l'ampliamento della platea per la terza dose e l'ampia copertura dei fragili proteggerà i soggetti vaccinati dalle forme gravi della malattia. Occorre però intraprendere la campagna vaccinale anche tra i bambini per bloccare la circolazione del virus e per proteggere i più fragili».

Il numero di pazienti Covid ricoverati «è in crescita, ma i dati dimostrano che la vaccinazione e la diagnosi precoce influenzano positivamente e in modo sensibile la tipologia di pazienti che necessitano di ricovero e di cure intensive e l'esito della malattia - prosegue Massimo Lombardo, Direttore generale della Asst Spedali Civili di Brescia -. Tutti gli strumenti di prevenzione, tra cui anche l'igiene delle mani, l'uso della mascherina e il distanziamento sociale sono ancora necessari se vogliamo ridurre l'impatto della malattia».

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