Ex Trafilerie di Nave, avanti con il mutuo per non perdere i fondi regionali

Il costo del rifacimento della palazzina è lievitato a un milione di euro. Anfiteatro in stand by
La palazzina che sarà ristrutturata: diventerà un edificio polifunzionale - © www.giornaledibrescia.it
La palazzina che sarà ristrutturata: diventerà un edificio polifunzionale - © www.giornaledibrescia.it
AA

Contributi che non arrivano e contributi che arrivano ma vanno investiti tutti e subito, pena la loro revoca. Tra i comuni che si stanno trovando a vivere questa paradossale situazione c’è anche Nave.

Come tutti gli altri enti locali del Bresciano il paese guidato da Matteo Franzoni è stato escluso dal bando statale - di cui tanto si è parlato nei giorni scorsi - sulla Rigenerazione urbana, facendo sfumare (almeno per il momento) il sogno di un anfiteatro navense che potesse però essere sfruttato anche da Caino e Bovezzo. «Non abbiamo però perso le speranze - commenta Franzoni, promotore dell’iniziativa studiata con l’Università di Brescia e poi condivisa con i primi cittadini dei paesi limitrofi -: confidiamo in un rifinanziamento o, al limite,  parteciperemo ad altri bandi».

L’obiettivo era realizzare l’anfiteatro all’interno del sito delle Ex Trafilerie Nave, acquistato all’asta dal Comune durante il precedente mandato di Tiziano Bertoli per 75 mila euro.

La mission di rigenerare questo ex spazio industriale è stata tramandata all’Amministrazione Franzoni, che circa un anno fa è riuscita a ottenere un contributo regionale per ristrutturare la palazzina all’ingresso al fine di convertirla in un edificio polifunzionale: qui saranno trasferiti gli uffici della Polizia locale e avranno sede anche un centro per gli anziani e una sala civica.

Rincaro

Nel frattempo, però, l’aumento dei prezzi ha fatto raddoppiare il costo dell’investimento, che dai 580mila euro (480 mila di contributo regionale e 100 mila del Comune) di qualche mese fa è passato oggi a circa 1 milione di euro. Un rincaro spaventoso di fronte al quale Franzoni e la sua squadra hanno comunque deciso di non desistere: «Abbiamo chiesto alla Regione di poter intervenire su un piano alla volta, ma la nostra richiesta è stata respinta: il lavoro va fatto sull’intera struttura in un unico step - spiega il sindaco -. Dato che la rigenerazione degli spazi delle ex Trafilerie e la loro restitiuzione alla cittadinanza è per noi prioritaria e dal momento che non vogliamo di certo perdere il contributo regionale abbiamo deciso che, se non arriveranno altri contributi da poter sfruttare a questo scopo, accenderemo un mutuo».

Nel frattempo l’Amministrazione sta lavorando insieme al progettista per contenere i costi «e scendere a 900mila euro complessivi, mantenendo comunque un progetto altamente dignitoso» annuncia Franzoni, che tiene a sottolineare come per l’Amministrazione «quello delle ex Trafilerie sia un esempio di rigenerazione che il Comune sta mettendo in campo anche con l’obiettivo preciso di dare il buon esempio», conclude facendo riferimento alle altre aree dismesse del paese.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia