Esenzioni e ticket non pagati: pioggia di multe, il costo raddoppia

Stanno arrivando a chi beneficiò di esenzione per limiti di reddito o disoccupazione pur senza averne più diritto
"TICKET, LA REGIONE INTERVENGA"
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Nel 2021 migliaia di famiglie lombarde si sono viste recapitare una raccomandata da parte delle Ats in cui si chiede loro di sanare un’indebita fruizione di prestazioni sanitarie o farmaceutiche, dispensate in regime di esenzione ticket per limiti di reddito, condizione di disoccupazione o mobilità. Fruizioni indebite avvenute in buona fede, legate ad errori nelle richieste anche per la complessità della materia. Proprio per queste ragioni, i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil avevano subito chiesto che i cittadini fossero tenuti a pagare il ticket non versato, ma non le pesanti sanzioni previste (debito raddoppiato oltre alla mora e agli interessi).

In considerazione del riconoscimento della buona fede, Regione Lombardia aveva provveduto, nel 2020, ad esonerare gli interessati dall’applicazione della sanzione con un apposito provvedimento, anticipando che avrebbe provveduto anche per i due anni successivi. «Così non è stato – ha spiegato Mauro Paris, segretario provinciale dello Spi-Cgil –. Urge accendere un riflettore sulla situazione che colpisce in modo massiccio i pensionati bresciani». Si tratta per lo più di coloro che negli anni 2016/2017 hanno erroneamente continuato ad utilizzare i codici di esenzione E01, E04, E02 ed E12 non sapendo di non averne più diritto in quanto la loro condizione era nel frattempo cambiata.

«Il silenzio di Regione Lombardia sul tema di queste migliaia di verbali, che continua in questi mesi, è incomprensibile – ha proseguito Giovanna Mantelli segretaria provinciale di Fnp-Cisl -. Si tratta di esenzioni, in particolare quella per disoccupazione, rilasciate dietro autocertificazione agli sportelli Ats, spesso senza un’adeguata informazione da parte dell’ente». Una situazione da sanare, dunque, assolutamente. «Nulla da eccepire in merito al pagamento di quanto dovuto – ha infine ribadito Cesare Meini segretario di Uilp-Uil -, ma il problema è che, in base alla normativa, la somma corrispondente all’importo del ticket non pagato viene raddoppiata dalla sanzione amministrativa pecuniaria, mettendo in grande difficoltà le famiglie già duramente provate da questo lungo periodo di crisi economica».

Ai destinatari delle contestazioni Ats Brescia, su sollecitazione dei sindacati, ha indicato di attendere la decisione definitiva prima di procedere al pagamento. I sindacati dei pensionati dal canto loro sollecitano la Giunta regionale a dare corso celermente agli impegni presi ufficialmente.

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