Eriksen e il tuffo ai cuori

Che fantastica storia è la vita? Non si può mai spiegare con le parole
Christian Eriksen - © www.giornaledibrescia.it
Christian Eriksen - © www.giornaledibrescia.it
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Che fantastica storia è la vita? Non si può mai spiegare con le parole. Perché ci pensa la vita stessa a spiegartelo. Attraverso i fatti, spesso esposti in modo crudo: per esempio attraverso il dramma. La vita lo sa che è una specie di equazione: se vedi il peggio, capisci che devi avere cura del meglio. Di ciò che sei e che potresti essere: per il prossimo e quindi per te stesso. Sì, è così: il tuffo al cuore accaduto in mondovisione al calciatore Christian Eriksen, si è trasformato in un tuffo al cuore di tutti.

Lo abbiamo capito solo una volta compreso che Eriksen ce l’avrebbe fatta. All’emozione è rimasta attaccata una lezione: qui, è tutto un attimo e se anche il destino spesso ha in mano la partita, l’uomo possiede le qualità per provare la classica giocata che fa saltare i piani del più forte. Con il caso Eriksen, abbiamo capito cosa significhino la sicurezza, i progressi della medicina, l’aver imparato dal passato (la morte di Morosini quanti Eriksen ha salvato?). Poi c’è il valore della parola squadra - che se c’è, nel calcio, ma anche nella vita e nel lavoro, è quella che vince anche quando perde, proprio come la Danimarca.

Infine, da Simon Kjaer, abbiamo visto riempita di significato la parola amico: che un amico vero, sa fare le magìe pur di metterti in salvo da stesso. Quel tuffo ai cuori ci ha insegnato che ogni attimo, esperienza e persona che ci circonda, possono fare la differenza per avere cura di quella fantastica storia che è la vita.

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