Doppio pasticcio Trenord: caos sulla nuova tessera e sui vecchi pagamenti

Il nome della tessera è «Io viaggio». Ma proprio a causa sua non pochi pendolari rischiano di non viaggiare più, o per lo meno di dover rinunciare per qualche tempo all’abbonamento. Intendiamoci: la colpa non è certo della tesserina magnetica in sé. Il problema è piuttosto che alla stazione di Brescia al momento non è possibile acquistarla.
Il guasto alla macchina che la emette verrà risolto soltanto la prossima settimana, come ci viene confermato dalla stessa Trenord. Decisamente un bel problema dal momento che con il mese di marzo diventa obbligatoria e che siamo ormai alla fine di febbraio.
Ricordiamo peraltro che il «vecchio» titolo cartaceo è andato ufficialmente in pensione mercoledì scorso e che gli abbonamenti ferroviari regionali e integrati possono solo essere caricati sulla nuova card. Che fare, dunque? La soluzione online non è percorribile: ci vogliono ben dieci giorni lavorativi prima di ricevere a casa la tessera. Troppo tardi.
Detto che non è possibile acquistarla in alcun luogo della nostra provincia, resta l’opzione, non certo comoda, di recarsi a Milano o in un’altra delle stazioni abilitate che compaiono nell’elenco sul sito dell’azienda ferroviaria. Una volta compilato il modulo, poi, occorre peraltro aspettare tre giorni lavorativi prima di poter passare a ritirarla (ancora una volta a Milano o nelle altre stazioni abilitate). Il tutto naturalmente incrociando le dita: si sa mai che nel frattempo non si guastino altre macchinette.
Situazione paradossale
«È davvero una situazione paradossale e incomprensibile - tuona Emanuele Busi dello storico comitato di pendolari Sbiancalafreccia -. Innanzitutto non si capisce il motivo per cui non si possa più fare il cartaceo. Che problemi dava a Trenord? Obbligano a utilizzare un sistema elettronico, senza peraltro che sia possibile acquistare il nuovo abbonamento. Qualcuno spieghi ai bresciani come fare per andare a Milano o in qualsiasi altro posto». Busi si fa portavoce di un malcontento diffuso: «Il fatto che a Brescia non sia possibile acquistare l’abbonamento è vergognoso. Questa sarebbe la stazione di una Capitale italiana della cultura? Chiediamo che il disservizio sia risolto immediatamente e che venga anche ripristinato l’abbonamento cartaceo». Quanto meno per il mese di marzo.
Il messaggio di Trenord
Ma i pasticci non sono finiti: nelle scorse ore Trenord ha inviato a numerosi pendolari un messaggio in cui invita a pagare alcuni titoli di viaggio comprati online e riferiti al periodo tra maggio e agosto 2022: a causa di un problema tecnico l’azienda ferroviaria non avrebbe potuto incassare quanto dovuto attraverso il metodo di pagamento PayPal. Qualcuno ha scambiato la mail per una truffa. Non lo è. Ma di certo è un disservizio (l’ennesimo) e una scocciatura.
«Invece di chiedere scusa e ammettere di non essere in grado neanche di incassare i soldi di chi glieli "mette sul bancone" - ironizza Elena Comelli di Sinistra italiana Milano- , questi che fanno? Scrivono ai pendolari per chiedere: "Scusa, mi ridaresti quei soldi che mi hai già dato e che io mi sono dimenticato di prendere?"». Di «incapacità gestionale» parla Nicola Di Marco (M5S): «Se viaggi con Trenord in Lombardia i disservizi non finiscono mai e possono perseguitarti anche a un anno di distanza».
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