Da oggi il Sin Caffaro è ufficialmente senza commissario

Ieri è stato l'ultimo giorno di servizio per Mario Nova. Il suo successore sarà Mauro Fasano, ma si aspetta la burocrazia romana
Mario Nova, ex commissario straordinario del Sin Brescia Caffaro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Mario Nova, ex commissario straordinario del Sin Brescia Caffaro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ieri è stato anche l’ultimo giorno di servizio dell’ex commissario straordinario del Sito di interesse nazionale Brescia Caffaro Mario Nova, che lunedì - dopo aver salutato gli assessori che si sono succeduti alla guida dell’assessorato all’Ambiente, ossia Camilla Bianchi, Fabio Capra e Miriam Cominelli, e la sindaca Laura Castelletti - ha partecipato all’ultimo incontro «organizzativo» all’interno del polo industriale di via Nullo.

Nova lo aveva detto mesi fa che non sarebbe rimasto: il suo impegno, aveva ribadito, era quello di arrivare alla chiusura del tribolato bando di gara europeo per la prima fase della bonifica. Da oggi, quindi, il Sito di interesse nazionale è ufficialmente senza commissario straordinario, una poltrona che non dovrebbe rimanere vacante a lungo, ma che ancora attende la burocrazia romana.

A prendere il testimone di Nova - secondo quanto confermato dal Ministero - sarà Mauro Fasano, anche lui come il suo predecessore con una lunga esperienza in Regione sulle spalle. Il titolare del dicastero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha già firmato da settimane l’incarico, che - come ormai tradizione vuole - è rimasto impigliato tra gli uffici della Corte dei conti e quelli del Ministero dell’Economia e delle finanze. «A giorni, la situazione si sbloccherà» è la rassicurazione informale che arriva da Roma.

Ma in questo periodo vacante, chi vigilerà sul Sin Brescia-Caffaro? Chi amministrerà i fondi appostati per la messa in sicurezza e la bonifica dell’area di via Nullo? Di chi è la regia? Una supervisione è sempre necessaria, specie con la barriera idraulica (il sistema di pozzi che fa da «filtro» ai veleni) da mantenere in funzione. La risposta è scritta all’interno dell’Accordo di programma siglato dagli enti nei mesi scorsi, che recita: «In caso di cessazione della gestione commissariale la Regione Lombardia subentra al commissario straordinario quale responsabile unico dell’attuazione del presente accordo e le eventuali risorse presenti sulla contabilità speciale intestata al citato commissario saranno trasferite sul bilancio della Regione medesima».

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