Corruzione per evitare controlli, chiesta la condanna per tre finanzieri

Il pm di Brescia Donato Greco ha chiesto sette condanne per presunte mazzette versate da imprenditori
Presunte mazzette agli uomini della GdF per evitare controlli
Presunte mazzette agli uomini della GdF per evitare controlli
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Il pm di Brescia Donato Greco ha chiesto sette condanne per presunte mazzette versate a uomini della Guardia di Finanza per ammorbidire i controlli ad imprenditori.

Tre i finanzieri a processo: chiesti 10 anni e 6 mesi per Cosimo D’Agnano, sei anni e otto mesi per Gioacchino Pontrelli e sette anni per Alessandro Cerri. Chiesta poi la condanna a sei anni e 6 mesi per l’imprenditore Alessandro Boldoni, 4 anni per Bruno Primerano, un anno e 6 mesi per Roberto Taino e quattro anni per Domenico Paterlini, ex sindaco di Travagliato, proprietario di una farmacia del paese fallita nei mesi scorsi e dalla cui figura è nata l’inchiesta per corruzione. Rispetto all’inchiesta iniziale sono state archiviate le posizioni dell’altro finanziere Paolo Greco, ritenuto completamente estraneo alla vicenda, del funzionario dell’agenzia delle Entrate Mario Micaletto e dell’imprenditore Emanuele Pedroni.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 12 settembre per le difese, mentre la sentenza è attesa per il 10 ottobre.

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