Coronavirus e street art a Brescia: l'Amuchina secondo «Future?»
Una confezione di Amuchina rivisitata, con al centro due mani che si stringono e la scritta Future?, firma dello street artist bresciano.
È l’immagine al centro degli stencil comparsi nella notte in centro a Brescia, a lato di una serie di farmacie. Una scelta non casuale, dato che proprio le farmacie sono state al centro delle prime corse agli acquisti di mascherine e gel disinfettanti da parte delle persone spaventate dal coronavirus. Un problema sanitario che si è trasformato in un allarme sociale difficilmente controllabile, tanto che gli appelli alla calma che ora giungono da più parti, dall’Oms al governatore Fontana, rischiano di cadere nel vuoto.
Lo stesso street artist bresciano aveva affrontato in passato un’altra emergenza sanitaria cronica, lo smog che a Brescia e nella Pianura Padana è fonte di gravi problemi per la salute e di malattie mortali, dalle patologie cardiache al cancro a polmoni, pelle, prostata e seno, con migliaia di morti premature all’anno in Italia, ma su cui l’attenzione è meno elevata.
Con la sua nuova opera, intitolata «Your prevention, their profit» (la vostra prevenzione, il loro profitto), Future? punta anche il dito contro le speculazioni sui prezzi di gel disinfettanti e mascherine, sollevando questioni anche sulle conseguenze economiche della crisi in corso.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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