Controlli su strada: «Dire la verità evita situazioni peggiori»

Rita Palladino, comandante della Polizia Stradale, al lavoro sulle strade bresciane
Rita Palladino, Polizia Stradale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Rita Palladino, Polizia Stradale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Qualcuno ci prova e, quando si trova davanti ad una pattuglia, autocertifica storie più o meno fantasiose che poi non reggono ai controlli incrociati. E fanno scattare anche la denuncia per false attestazioni alle forze di polizia.

«È comprensibile che qualcuno ci provi, in questi giorni in cui si sta uscendo dall'emergenza, che esca senza un valido motivo. Ma quando viene controllato è meglio che dica subito la verità, che ammetta le proprie responsabilità e accetti il verbale amministrativo. Una autocertificazione falsa porta a conseguenze più pesanti».

Rita Palladino, comandante della Polizia Stradale di Brescia, l'altro pomeriggio era con una decina di pattuglie sulla ex statale 510 Sebina, nel tratto tra Camignone e Iseo dove era stato previsto uno dei posti di blocco della serie di controlli straordinari disposti dal Questore per il fine settimana.

«Il numero di mezzi sulla strada è evidentemente aumentato negli ultimi giorni - conferma la comandante Palladino -, molte imprese hanno riaperto e i loro addetti si stanno muovendo per evidenti e certificate ragioni di lavoro. Tutti naturalmente devono avere disponibile la documentazione che lo attesti».

La Polizia Stradale presidia le principali vie di comunicazione: «Deve essere chiaro che i nostri controlli sono a tutto campo. Si parte sempre dalla patente, l’assicurazione e la revisione del veicolo e nel caso degli stranieri sulla regolarità della posizione in Italia. Quando tutto questo è verificato si passa alla motivazione dello spostamento e il nominativo viene verificato anche sulle liste di soggetti positivi al Covid o in sorveglianza sanitaria. Tutto quello fatto sulla strada viene poi riverificato dagli uffici di polizia giudiziaria».

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