Con A2A torna il Festival delle luci in Castello

Nel 2023 appuntamenti distinti per Brescia e Bergamo con la kermesse ideata dagli Amici del Cidneo
Festival internazionale delle luci - © www.giornaledibrescia.it
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Sarà A2a ad illuminare la Capitale italiana della cultura 2023, con un doppio Festival delle luci, erede di CidneOn, ospitato in due appuntamenti distinti dal Castello di Brescia e dalla Città alta di Bergamo. La notizia, confermata dal sindaco Emilio Del Bono, è stata data dal presidente del comitato Amici del Cidneo, Giovanni Brondi, nel corso dell’assemblea che si è tenuta ieri mattina in streaming.

Nell’incontro si è fatto il punto sui progetti per il colle - ascensore, ex Palazzina ufficiali, Strada del soccorso - e si è rilanciata l’idea di una Fondazione per il Castello, rivendicando il ruolo di stimolo e sollecitazione che l’associazione ha avuto nel corso degli anni nei confronti di Amministrazione e Brescia Musei.

Luci e ombre

Se per la nuova edizione di CidneOn - dopo lo stop degli ultimi due anni dovuto alla crisi tra associazione e Up, la società organizzatrice - la strada pare spianata per il 2023 («abbiamo chiesto a A2a di compartecipare all’evento di cui noi saremo i beneficiari - ha spiegato il sindaco -. La continuità del Festival è importante per Brescia, e sarà una novità per Bergamo»), per l’ascensore l’interlocuzione con la Soprintendenza non si è mai interrotta e sta andando a buon fine, ma i tempi potrebbero portare oltre il 2023. Sul cronoprogramma è intervenuto l’assessore Valter Muchetti, annunciando che «entro San Faustino sarà consegnato al Comune il progetto definitivo» e che «il soprintendente, a cui sono stati consegnati gli esiti dei saggi geologici e gli ultimi disegni progettuali, ha ipotizzato un ok entro un paio di mesi» per dare poi il via al procedimento per il bando relativo a progetto esecutivo e lavori.

«Difficile, per i tempi burocratici, che si concluda in tempo per il 2023 - ha sottolineato l’arch. Pietro Cadeo, tra i promotori degli Amici del Cidneo ed estensore del progetto originario che l’associazione ha donato al Comune -. Le modifiche chieste dalla Soprintendenza e sviluppate dallo studio Ingegneri Consulenti di Trento, incaricato da Brescia Mobilità, hanno ridotto l’impatto dell’ingresso da Fossa Bagni, che a mio avviso avrebbe meritato un disegno più confacente all’immagine rilevante di quest’opera pubblica per la città. L’approccio fisico alle mura avverrà con soli 30 metri di percorso esterno sopraelevato su piloni, e con una stazione d’arrivo che avrà una pensilina di copertura che si estenderà parzialmente sulla parte nord del piazzale della locomotiva».

Cadeo ha anche respinto al mittente le critiche avanzate da più parti rispetto al progetto («spiace che quest’opera sia divisiva per la città») sottolineando l’importanza di una struttura pensata anche per anziani e fragili che non possono raggiungere a piedi la cima del colle e collocata in posizione strategica vicino a parcheggio e metro, e ricordando che «le spese di manutenzione risultano inferiori a quelle per un paio di bus-navette che facciano la spola», e che la pendenza e le curve sulla strada impedirebbero inoltre l’uso di navette elettriche.

Soccorso entro l’estate

Infine, la Strada del Soccorso, di cui l’assessore Muchetti ha garantito l’apertura «entro l’estate» una volta completate le opere di messa in sicurezza e l’illuminazione. Sul collegamento tra via Pusterla e l’arce sono confluiti i 30mila euro assegnati dal Fondo per l’ambiente italiano al Castello, giunto terzo tra i «luoghi del cuore» nel 2020, podio conquistato anche grazie al sostegno e alla promozione degli Amici del Cidneo.

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