Chiuso il toto-deleghe, oggi la Giunta debutta nel foyer del Teatro Grande

Con il 60% di continuità e sei under 45 su dieci Laura Castelletti ha ora la sua squadra operativa
La sindaca Laura Castelletti -  Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La sindaca Laura Castelletti - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

Quattro nominati, il 40% di donne (sindaco incluso), sei under 45 su dieci, due giovani alla loro prima esperienza di governo in un Comune, il 60% dei volti (sempre sindaco incluso) trascinati dalla passata legislatura. Ma il racconto della nuova squadra di Giunta in cifre si può sviluppare anche fornendo un secondo identikit, più politico: l’azionista di maggioranza della coalizione, il Pd, «pesa» per il 45% (Michela Tiboni è sì una figura tecnica, ma certamente di area dem), il civismo dell’inquilina di Palazzo Loggia ha con Laura Castelletti il 35% delle forze, mentre Terzo Polo e Al lavoro con Brescia valgono il 10% ciascuno.

Road map

Con questi numeri, dopo il toto-Giunta, si abbassa anche la saracinesca del toto-deleghe e la road map istituzionale è ora scandita: la prima cittadina presenterà ufficialmente la sua squadra di assessori alle 11 di questa mattina, nel foyer del Teatro Grande di corso Zanardelli. Fra tre giorni, vale a dire mercoledì 7 giugno, alle 9.30 nell’Aula della Loggia si consumerà infine l’ultimo atto del cerimoniale, lo stesso che scandirà il gong operativo al primo mandato a guida Castelletti: l’insediamento del Consiglio comunale, di fronte al quale l’inquilina del Palazzo presterà giuramento.

Assessorati

L'ipotetica giunta Castelletti © www.giornaledibrescia.it
L'ipotetica giunta Castelletti © www.giornaledibrescia.it

Il piano sequenza con il quale ci si è avvicinati all’ultimo miglio post-elettorale è intarsiato di trattative delicate condotte solo in parte a tu per tu e spesso attraverso «mediatori ponte», rimasti dietro le quinte per evitare testacoda o crepe nella coalizione, ma allo stesso tempo per conclamare agli alleati che il sindaco non ha una struttura (politica e di apparato) esile. Si arriva ad oggi con un affresco nitido sulla squadra, raccontato dalle deleghe definitive.

Rispetto all’affresco di ieri, a variare sono solo due competenze: lo Sport sarà guidato da Alessandro Cantoni (a cui resta anche Casa e housing sociale) e la Partecipazione sarà sotto la regia di Valter Muchetti (insieme a Lavori pubblici e Sicurezza).

I ruoli politici

Ampliando lo zoom sul Consiglio comunale, sono quindi complessivamente cinque i nuovi ingressi in Aula, tanti quanti gli assessori «pescati» negli elenchi degli eletti per essere promossi nella squadra di Giunta. A prepararsi a sedere in Aula sono per il Pd Daniela Del Ciello, Laura Giuffredi e Mirco Biasutti; per la Civica Castelletti Raisa Labaran e per Al lavoro con Brescia Francesco Catalano. Insieme agli altri componenti della maggioranza decideranno quale nome appoggiare per la presidenza del Consiglio: allo spareggio ci sono Roberto Cammarata (il presidente uscente) e Roberto Rossini (che ha incassato più preferenze rispetto al competitor). L’obiettivo del Pd, granitico nella convinzione che «spetti a noi quella carica» (per usare le parole del segretario cittadino Tommaso Gaglia), è di arrivare a proporre agli alleati un nome prima condiviso all’interno del gruppo dem (anche a costo di arrivare alla conta), che si riunirà lunedì per designare anche il capogruppo.

I capigruppo

Proprio su questo fronte, quello dei capigruppo, una prima carrellata (Pd a parte) è già possibile farla. Fatti salvi i singoli rappresentanti (come nel caso di Bs Attiva, rimasta senza rappresentanza in Giunta, Al lavoro con Bs e Bs Capitale), la Civica Castelletti sarà guidata da Francesco Patitucci, mentre il Terzo Polo affiderà l’incarico a Francesco Tomasini. Dall’altra parte dell’Aula, quella riservata alle opposizioni, Fabio Rolfi (entrato con il seggio della civica che porta il suo nome) aderirà al gruppo della Lega di cui sarà portabandiera per costruire il progetto alternativo del centrodestra. A quel punto la Civica dovrebbe essere guidata da Massimiliano Battagliola, mentre Forza Italia ha un solo rappresentante: Paolo Fontana. Lo stesso iter dei dem (anche se in formato ridotto) lo affronterà invece il partito di maggioranza relativa del centrodestra: Fratelli d’Italia ha due nomi in lizza per il ruolo di capogruppo. Nini Ferrari, che sarebbe stata la numero due in Loggia se Rolfi avesse vinto ma che si è candidata sotto il simbolo di Meloni da indipendente e non ha dunque la tessera di partito. E Mattia Margaroli, già capogruppo sul finire del precedente mandato e che ha incassato più preferenze (dato in pole per queste due ragioni). Anche per loro, il verdetto arriverà dopo il conclave in agenda per lunedì. 

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato