Carmine, scatta il piano anti malamovida: da oggi in campo sedici steward

Nel quartiere di Brescia arrivano anche transenne, totem, striscioni e adesivi con le nuove regole
STRETTA SULLA MALAMOVIDA AL CARMINE
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Il giorno «x» del piano anti malamovida è arrivato. Transenne ai varchi di ingresso, steward e operatori con pettorine colorate, totem, striscioni e adesivi a ricordare le nuove regole da seguire. Così agli avventori apparirà il quartiere Carmine di Brescia da questa sera e per tutti i weekend dei prossimi tre mesi. «Non sarà un quartiere chiuso, sarà un quartiere più colorato». Usa un’immagine policromatica l’assessore alle Attività produttive Andrea Poli all’avvio della sperimentazione voluta dalla Loggia per affrontare il divertimento spinto in un pezzo di centro storico.

Quando

Ad aver aderito all’accordo che fa da architrave al progetto pilota sono stati tutti i 24 esercenti della zona, i quali «seppur con differenze percepivano il problema e hanno capito che si tratta di un progetto complessivo, comunitario».

Dalle 21 alle 2 di notte di oggi verranno attivati 16 steward (10 messi a disposizione dal Comune, 6 dai commercianti), che insieme ai totem installati tra le strade e alle transenne lungo tutto il perimetro del Carmine offriranno la prima percezione visiva che qualcosa è cambiato. Non saranno a guardia di checkpoint, non potranno controllare borse né impedire l’accesso, ma svolgeranno una funzione di informazione e monitoraggio.

Condivisione

«Vogliamo un Carmine vivo ma da condividere con una pluralità di soggetti - prosegue Poli -. Dev’essere sicuro e parte integrante del nostro centro storico». Ecco perché la campagna di comunicazione - affidata a «Dorocatrame» - prende il nome di «Carmine, un quartiere da condiVivere». L’obiettivo è quello dichiarato a più riprese: trasformare la «varietà» tipica del quartiere in un elemento costruttivo, favorendo un approccio aperto e comprensivo alle divergenze e promuovendo la coesione e la vitalità dell’area.

«Sono convinta che a qualcosa di buono porterà», aggiunge la presidente del Consiglio di Quartiere Centro Storico Nord Tina Venturelli, che poi rileva: «Forse ci siamo dimenticati di cos’era il Carmine 40 anni fa, ma anche a seguito di incontri vivaci coi residenti si percepisce la paura che il quartiere possa trasformarsi in una sorta di ghetto senza limiti e senza regole».

Esperimento

La novità dell’esperimento sta tutta nel coinvolgimento attivo degli esercenti nella gestione della vita notturna: non solo con adesivi della campagna affissi all’ingresso e volantini sui banconi, ma piuttosto con attività diffuse che responsabilizzano ancora di più i gestori. Funzionerà? «Non siamo certi del risultato, siamo certi dell’impegno», conclude Poli.

Di certo i riflettori sono ormai accesi e puntati sul Carmine. Ogni quindici giorni la cabina di regia del progetto si ritroverà per analizzare la gestione dei due fine settimana precedenti, mentre a febbraio - dopo il primo trimestre di sperimentazione - ci si ritroverà per rinnovare l’accordo e programmare i tre mesi successivi e introdurre anche modifiche».

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