Calano rapine e reati informatici ma è nuovo boom dei furti nelle case
La pandemia è stata una lunga parentesi della nostra vita che abbiamo fortunatamente archiviato, non dimenticato perché sarebbe un grave errore, ma relegata all’album dei (tristi) ricordi sicuramente sì. Quei mesi ebbero pochissimi aspetti positivi, uno di questi è che (giocoforza) crollarono i furti nella abitazioni. Ora gli anni sono trascorsi, oltre a non essere migliorati in generale, i topi d’appartamento sono tornati in azione. Alla grande, peraltro. In un quadro (quello che fa riferimento al 2022) che vede aumentare i reati denunciati nella nostra provincia.
Il report
Il recente Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria fotografa la situazione a livello nazionale. Nel 2022 sono stati commessi complessivamente 135.447 furti e rapine in abitazione, con un aumento rispetto all’anno precedente del 7,2%, ma si è molto lontani dai numeri pre-Covid e dai valori di inizio decennio.
Tra il 2013 e il 2022 si registra, infatti, una diminuzione del 46,9% dei furti e delle rapine in casa. E ancora, nel biennio 2021/2022 il calo più evidente ha riguardato le rapine in banca che si sono quasi dimezzate (-46%), seguono le rapine ai distributori di carburante (-30,8%), nelle farmacie (-26,6%), negli uffici postali (-25,6%) e nelle tabaccherie (-22,5%). Rapine pressoché stabili negli esercizi commerciali (+0,4%), mentre aumentano quelle commesse nella pubblica via (+14,7%).Nel Bresciano
Per quanto riguarda il dato bresciano, nuovamente in crescita i furti nelle case dei bresciani dopo la netta flessione nell’anno della pandemia e il rimbalzo registrato già nel 2021. Un incremento importante, con +517 denunce, pari al +16,5% che porta a 3.679 i drammi che i bresciani anno subito per la violazione della propria intimità. L’entità delle denunce per i furti in casa supera quindi ampiamente – e prevedibilmente – le 2.417 denunce del 2020, che, nel 2021, erano salite a 3.145. Tuttavia, se consideriamo che da tempo ormai si è chiusa la fase del tutti a casa, dello smart working diffuso, il dato del 2022 rimane al di sotto di quello registrato prima della pandemia, ai 4.099 furti in abitazione del 2019. Va detto che questo reato, dopo il picco toccato, nel 2016, con 5.764 denunce in provincia di Brescia, negli ultimi anni segna una certa riduzione, in parallelo con la generale riduzione della delittuosità.
Pre-pandemia

Nel 2022 aumentano i reati denunciati nel 2022 in provincia di Brescia che tornano a superare la quota di 40mila. Un incremento che porta le denunce registrate a 42.083, con un incremento sull’anno precedente nell’ordine delle 2.498 denunce, pari al +6,3%. Dopo il calo drastico nel corso del 2020, con i mesi di lockdown, tornano ad aumentare i reati denunciati in provincia di Brescia, pur restando su valori assai inferiori rispetto a quelli pre pandemia. In realtà, tornata la normalità, prosegue il trend di incremento già registrato nel 2021, con 39.585 delitti, qualcosa di più rispetto alle 33.818 denunce al 2020, ben al di sotto delle 43.395 registrate nel 2019. In altri termini i delitti denunciati nel 2022, nonostante l’aumento nelle due ultime annualità, restano oltre un migliaio in meno rispetto al dato pre pandemia, quello del 2019, pari al - 3%. Dopo anni di discesa costante, nel biennio 2021-22, si registra, quindi, un aumento che non sembra ancora contraddire la dinamica generale. Infatti allargando lo sguardo all’ultimo periodo, la dimensione del calo dei delitti nel bresciano appare decisamente rilevante se consideriamo che, nel 2015, superavano quota 54 mila mentre oggi, nonostante il rimbalzo negativo dell’ultimo biennio, siamo a quota 42mila.
Cyber
Dopo anni di costante incremento si riducono, nel 2022, le denunce di delitti informatici. Infatti, come ci raccontano puntualmente le statistiche del Ministero dell’Interno, in provincia di Brescia le denunce relative a delitti informatici salgono dalle 207 del 2015 alle 1.014 del 2019, aumentano a 1.334, nell’anno della pandemia, per arrivare a 1.803, nel 2021 e ridursi, finalmente, a 1741 nel 2022. Poca cosa, il -3,4%, ma c’è una prima inversione di tendenza per queste fattispecie di reati della contemporaneità.
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