Brunelli tenta l’impresa alle Svalbard con sci e pelli di foca
Un viaggio di esplorazione delle Isole Svalbard, nel profondo e selvaggio nord della Terra, all’insegna di sport, cultura, natura e sostenibilità. Protagonista Nicola Brunelli, ironman bresciano con un carnet di esperienze sportive estreme come il trekking al campo base dell'Everest nel 2015 e la Marathon des Sables, duecentocinquanta chilometri nel deserto in autosufficienza.
Sci ai piedi
Brunelli sarà il primo atleta ambientale ambassador di Dsf Sport, global service di management sportivo. Brunelli ed il suo gruppo di amici sono partiti per il profondo nord sabato. Il loro viaggio durerà in tutto una decina di giorni e sarà ispirato al totale rispetto dell’ambiente. Gli undici componenti della spedizione alle isole Svalbard si muoveranno con gli sci da alpinismo e le pelli di foca ai piedi. 8 ore per 10 giorni. Il gruppo camminerà quotidianamente per almeno otto ore, esplorando in maniera sostenibile un paesaggio incontaminato ai confini del mondo.
Sarà, il loro, un racconto emozionale da «finis terrae». Il toponimo finis terrae deriva dal latino che significa «fine della terra» o «confine della terra». Nicola Brunelli si farà alfiere di questo modus vivendi: «Questo toponimo significa che ti approcci al paesaggio diventando tu stesso il paesaggio - sottolinea Brunelli -. È il confine tra un mondo che ritieni di conoscere rispetto ad un ignoto, che può essere emotivo, di conoscenza, di una cultura diversa. L’obiettivo non è spingersi oltre i nostri limiti, ma esplorare in un tutt’uno con l'ambiente che ci circonda».
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L’arcipelago
Le Svalbard sono un arcipelago norvegese nell'Artico, a nord dell'Europa continentale e a metà strada tra la costa settentrionale della Norvegia e il Polo Nord: il clima polare, la ricca fauna, la natura selvaggia e le vecchie città minerarie sono il patrimonio dei viaggiatori. Sarà un viaggio anche culturale: tra le mete lo Svalbard Global Seed Vault, il deposito globale di semi delle Svalbard. «La natura delle Svalbard non perdona ma è anche fragile - ricorda Brunelli - . Quasi due terzi della superficie delle isole è area protetta e sarà essenziale comportarsi in maniera sostenibile e con cautela nei confronti degli animali selvatici che vi abitano.
Non dovremo spingerci mai fuori dal centro abitato senza una guida professionista perché alle Svalbard, oltre alle tremila persone che le abitano, ci sono anche gli orsi polari». Il racconto «da amico dell'ambiente» di Nicola Brunelli sarà poi divulgato attraverso i canali social di Dsf Sport. «Dsf Sport sostiene questo progetto perché ha nel dna la sostenibilità intesa come rispetto per l'ecosistema e non solo dell'atleta», ci ha detto Simone Marroccu di Dsf Sport.
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