Bimbi mai nati e tombe rimosse: «Un monumento per ricordarli»

I genitori dei piccoli scrivono alla Loggia dopo l'esplosione del caso: «Giardino degli Angeli? Gli angeli non si calpestano con le ruspe»
Vantiniano, le tombe dei bambini mai nati al cimitero monumentale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Vantiniano, le tombe dei bambini mai nati al cimitero monumentale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Leggere la risposta del Comune in merito alle tombe sparite dei bambini al Cimitero Vantiniano non ha fatto altro che aumentare amarezza e rabbia nel cuore di noi, genitori vittime di questa grave ingiustizia e mancanza di rispetto».

Inizia così la lettera aperta inviata a Palazzo Loggia dei padri e delle madri dei bimbi mai nati, o morti subito dopo il parto, le cui tombe sono state rimosse nelle scorse settimane. Delle operazioni di estumulazioni molte famiglie però non ne sapevano nulla. «Non avevamo i contatti di tutti i genitori e comunque avevamo affisso per oltre 90 giorni un avviso al Vantiniano» ha, in estrema sintesi, spiegato il Comune di Brescia. 

«Avvisi? Quali? Fogli in formato A4 messi su alberi e esposti alle intemperie? Avvisi pubblicati su albo pretorio (chi consulta tale albo)? Avvisi (che nessuno ha visto) messi ai lati del perimetro del campo interessato? Perchè sono mancati gli avvisi utilizzati e affissi su ogni tomba interessata, come solitamente si fa e come è ancora in uso, ad esempio, in altri cimiteri (alla Volta, per citarne uno)? Perchè non attendere il giorno della commemorazione dei defunti, certi che molti avrebbero saputo ciò che stavate per fare?» si chiedono i genitori nella lettera.

«Purtroppo le risposte date a queste domande possono essere riassunte così: "troppi costi" e " bisognava fare in fretta". Come si giustifica questa fretta rispetto al dolore causato a tante famiglie, vittime di un danno irreparabile? Cos'è l'avere fretta di spianare un campo di fronte a ruspe che spazzano via più di 2.000 piccole tombe? Noi non ci crediamo che in quei giorni in cui avete lavorato alacremente, ad un ritmo davvero insolito, per dare forma a un campo spianato, nessuna delle persone coinvolte si sia chiesta come mai così tante piccole tombe, tra cui alcune in marmo, venissero spazzate via: non ci credo che nessuno si è chiesto come mai tanti genitori non si siano presentati all'estumulazione o non abbiano contattato chi di competenza per definire dove spostare la tomba del loro figlio” sono le parole utilizzate dai padri e dalle madri dei bimbi mai nati.

«Riuscite a pensare a chi si è recato su appuntamento al Vantiniano dopo aver trovato un campo vuoto, ricevendo giorni dopo una busta con una targhetta sentendosi dire la frase "sotto terra non abbiamo trovato nulla" o "non c'era più niente". Avete avuto un'empatia che è pari a zero. Attenzione e sensibilità manco a parlarne. Per favore, non chiamatelo più "Giardino degli Angeli": gli Angeli non si calpestano e nel loro giardino non entrano ruspe».

Poi una richiesta: «Chiediamo al Comune una forte sensibilizzazione sulla gestione futura di situazioni particolarmente delicate e chiediamo che si possano ricordare questi bambini con una cerimonia e un "segno" al Vantiniano, un piccolo monumento, una targa, un luogo che riconduca a quelle tombe cancellate e sulle quali troppe famiglie non possono più portare un fiore o un simbolico segno d'amore e cura».

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