«Aveva poche ore di vita e tremava come me in astinenza»

Neonati dipendenti dalla cocaina, il racconto di una mamma bresciana: «Insieme al sangue gli ho trasferito anche le mie dipendenze»
Pianti, urla e tremore: nati con le crisi di astinenza della madre © www.giornaledibrescia.it
Pianti, urla e tremore: nati con le crisi di astinenza della madre © www.giornaledibrescia.it
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Non ha mai smesso nemmeno un giorno. Eroina e cocaina alternate, a volte insieme, per nove lunghi mesi. «È stato un inferno. Credevo fosse il periodo peggiore della mia vita, ma mi sbagliavo. Il fondo l’ho toccato in ospedale quando mio figlio, un fagottino di una settimana appena, ha iniziato a piangere e a tremare. Ho visto in lui i sintomi delle crisi di astinenza che conoscevo fin troppo bene. Ho avuto paura, sapendo quanto dolore si prova. In quel momento mi sono resa conto di quello che gli avevo fatto e sono precipitata nel baratro dei sensi di colpa. Durante i mesi di attesa sapevo che il bambino avrebbe potuto avere problemi fisici, ma solo in quell’istante, vedendolo star male, ho capito che non potevo permettere che la mia tossicodipendenza diventasse anche di un’altra persona». 

Isabella ha 34 anni ed ha iniziato a drogarsi che ne aveva poco più di venti.

Solo nella nostra provincia ufficialmente nascono ogni anno cento bimbi da mamme che hanno fatto uso di sostanze durante la gravidanza, ma è una statistica in difetto. Molti esami tossicologici, infatti, non vengono effettuati perché i genitori...

 

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