Aquarius, 170 sensori di A2A per scovare falle nella rete idrica

Al via in città il progetto: i sensori captano il rumore delle perdite e ne consentono la localizzazione
PERDITE IDRICHE: PROGETTO AQUARIUS
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Rilevamento delle perdite idriche: dopo una prima fase pilota, circoscritta lo scorso anno ad alcune vie nella zona nord della città, A2A Ciclo idrico ha avviato su larga scala a Brescia il progetto «Aquarius». Nel distretto idrico del centro storico cittadino, infatti, sono stati di recente installati 170 sensori che hanno il compito di monitorare le reti e di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua: quando ciò accade, trasmettono il dato ad una piattaforma di elaborazione dati che intrecciando tutte le informazioni riesce a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata. L'installazione dei sensori, inoltre, non comporta alcuno scavo perchè per collocarli si utilizzano i normali pozzetti della rete.

Tale attività di monitoraggio continuo è arrivata così a coprire 50 km di rete, portando a 60 km complessivamente monitorati: l'individuazione delle perdite occulte consentirà di ottimizzare la tempestività degli interventi risolutivi e al contempo di ridurre l'incidenza di eventi di superficie in un'area molto delicata e complessa come il centro storico, dove la
rapidità e la precisione nella localizzazione della perdita assumono particolare rilevanza.

Il tema è del resto di interesse non solo cittadino: il fenomeno delle perdite riguarda tutto il territorio Bresciano, come pure il resto d'Italia.

«Il tema delle perdite idriche - si legge nella nota - ha visto A2A Ciclo Idrico avviare a Brescia negli ultimi anni un percorso virtuoso di riammodernamento della rete acquedottistica attraverso un programma specifico ("crash program") impostato nel 2017 e che nell'ultimo biennio ha visto rinnovare integralmente 2,4 km di rete. Il programma è composto da diverse attività declinabili in due filoni: il primo finalizzato alla riduzione delle perdite reali, il secondo intervenendo sulle cosiddette perdite apparenti, come ad esempio la sostituzione massiva dei contatori obsoleti (età 10 anni), la ricerca dei consumi non autorizzati e/o non misurati, la posa dei contatori su utenze non misurate (fontanelle, prese antincendio ecc.) e la taratura degli strumenti di misura di processo posti sugli impianti di prelievo e trattamento acqua».

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