Annega durante un bagno notturno: un'altra vittima nelle acque del Garda

Si tratta del 14esimo decesso da inizio 2022: «Molte persone che frequentano il lago sono impreparate e non conoscono le insidie del lago»
Lago di Garda © www.giornaledibrescia.it
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Il bagno notturno si trasforma in tragedia: un 42enne polacco, Radoslaw Szkarlat, è morto annegato nel lago al Desenzanino. Il suo corpo è stato individuato dalla Guardia costiera a pochi metri dalla riva, sul fondale a una profondità di circa sei metri. A dare l’allarme, martedì sera pochi minuti prima della mezzanotte, un amico e collega che si trovava con lui. I due, entrambi camionisti di passaggio, si erano presi una pausa: lasciato il mezzo pesante in un’area di sosta nei pressi del viadotto di Desenzano, avevano raggiunto il centro per fare due passi e bere qualcosa. Due turisti come centinaia di altri presenti in città in questi giorni. Ma l’idea di concedersi un tuffo serale si è rivelata sciagurata. I due uomini si sono immersi al Desenzanino, sul tratto di spiaggia che si trova proprio di fronte al ristorante. Nella zona, tra l’altro, delimitata dalle boe arancioni e riservata alla balneazione. Il 42enne, però, dopo il tuffo non è più uscito dall’acqua.

Le ricerche

Proprio per questo, non vedendolo ritornare verso riva, l’amico si è allarmato e ha chiamato i Carabinieri i quali hanno allertato la Guardia costiera. La macchina delle ricerche si è messa in movimento, come troppe volte in questo periodo. In breve hanno raggiunto il litorale di Desenzano anche i sub di Genova (presenti sul lago, lo ricordiamo, perché impegnati nelle ricerche di Aran Chada, il 51enne inglese disperso a Limone), così come i Vigili del fuoco, con un’imbarcazione e i sommozzatori di Milano. Presenti anche i volontari del distaccamento di Desenzano, i Carabinieri e la Polizia locale. Non è servito molto tempo per scorgere il corpo del 42enne: è stato individuato sul fondale grazie ai fari di ricerca dei mezzi di soccorso ed è poi stato recuperato dai Vigili del fuoco. Una volta tratto a riva, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’ambulanza inviata nella speranza che ci fosse qualcuno da soccorrere purtroppo non è servita.

Soccorritori l’altra notte al Desenzanino
Soccorritori l’altra notte al Desenzanino

Solo l'ultimo dei drammi del Garda 

Quanto accaduto al camionista polacco è solo l’ultimo, tragico episodio che ha interessato l’area gardesana negli ultimi due anni. Numeri davvero impressionanti. Otto nel 2021, in cui sono compresi anche Greta Nedrotti e Umberto Garzarella uccisi da un motoscafo che ha travolto la loro imbarcazione. Con il camionista polacco morto l’altra sera, nel 2022 i decessi nelle acque del Lago di Garda, certificati dalla Guardia Costiera, sono già arrivati a 14. Quattro negli ultimi dieci giorni. Solo domenica era stato recuperato il cadavere di Alessandro Redaelli, 41enne di Lecco che una settimana prima si era tuffato a Rivoltella dalla barca mentre era in compagnia della moglie e dei figli e non era più riemerso.

Il motoscafo noleggiato dalla famiglia inglese per fare una gita sul lago - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il motoscafo noleggiato dalla famiglia inglese per fare una gita sul lago - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it

La scorsa settimana due vittime si erano invece registrate a Limone. Prima il barista 36enne sardo Antonio Pala tuffatosi dal pontile e recuperato qualche ora dopo senza vita, infine un turista inglese, Aran Chada, 52 anni da compiere, che venerdì si era tuffato in acqua per salvare il figlio quattordicenne in difficoltà durante un’uscita in barca e poi è annegato. Il suo corpo ancora non è stato restituito dalle acque così come manca all’appello quello di Hasnain Zeb, 33enne di origine pakistana, uscito in pedalò dal Desenzanino lo scorso 25 giugno e mai rientrato. Dati che danno conto di una situazione del tutto anomala in cui purtroppo impreparazione e sottovalutazione del rischio hanno avuto un ruolo decisivo.

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Folla e caldo

L’estate 2022 ha fatto registrare caldo record in tutta Italia e lo sbalzo di temperatura corporea tra quando si prende il sole in spiaggia o su una barca e quando ci si immerge, o ci si tuffa, nelle acque del lago è nettamente più alto che in passato. Non solo. «Molte persone che frequentano il Garda sono impreparate e non conoscono le insidie del lago» spiegano gli esperti. «Uno dei pericoli è sicuramente quello di entrare in acqua in maniera improvvisa e repentina dopo essere stati tanto tempo sotto l’esposizione solare, molto rischioso anche allontanarsi a nuoto, oppure con Sup, pedalò e attrezzature simili dalla zona riservata alla balneazione» spiega il comandante della Guardia Costiera di Salò Antonello Ragadale. Che consiglia: «portare sempre con se, anche in attività sportiva, uno smartphone munito, se possibile, di una custodia impermeabile, perché in più occasioni siamo riusciti ad individuare chi era in difficoltà con estrema tempestività».

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