Ancora fermo il cantiere che ha inquinato il Garza

l cantiere non è stato sequestrato, ma sono state sospese le operazioni di taglio del manto stradale, causa dell’inquinamento
Il torrente Garza in via Ugoni (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il torrente Garza in via Ugoni (archivio) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Cantiere di via Fratelli Ugoni osservato speciale. Ancora fermi i lavori di manutenzione della copertura carrabile del torrente Garza, dopo l’intervento dei carabinieri del Noe e dei tecnici dell’Arpa di via Cantore, che martedì hanno bloccato il cantiere dal quale usciva un liquido melmoso e biancastro che stava inquinando il canale.

Ieri, nel comando del Nucleo operativo ecologico di via Veneto, si è svolta una riunione alla quale hanno preso parte i vertici della ditta autrice dei lavori e i tecnici del Comune per trovare una soluzione e permettere così di riavviare i macchinari. Il cantiere non è stato sequestrato, ma sono state sospese le operazioni di taglio del manto stradale, causa dell’inquinamento. Martedì era stata una signora ad accorgersi dello strano colore delle acque del Garza e aveva avvisato le autorità.

Arrivati sul posto, Arpa e Noe sono risaliti alla causa dell’imbiancamento del corso d’acqua. Gli operai, per tagliare lo strato di asfalto e cemento della copertura del torrente, stavano utilizzando una sega circolare dotata di un getto d’acqua necessario a evitare il surriscaldamento della stessa. Acqua che, una volta impastata con il cemento e con il bitume, si è riversata nel corso d’acqua. Quel liquido è considerato un rifiuto, un refluo di scarto derivante dall’attività di taglio, da smaltire seguendo precise regole. Prima dello stop ai lavori, nel Garza è finito molto materiale che ha inquinato per almeno 200 metri il canale. Per la ripresa dei lavori si dovranno adottare le procedure corrette che, si presume, siano state condivise nell’incontro.

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