28 Maggio, memoria e responsabilità: il programma delle iniziative

Con Benedetta Tobagi le celebrazioni per il 48° anniversario della Strage di piazza della Loggia. «Ha vinto la democrazia»
28 MAGGIO, SI TORNA IN PIAZZA
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«Memoria e responsabilità: la violenza e il terrore con stragi e atrocità negano ogni umanità. Ripensiamo a tutto questo e, ispirati dalla pace, riumanizziamo ciò che è stato e ciò che sarà». La frase dà il titolo al programma delle iniziative che Casa della Memoria, Comune di Brescia, Provincia e tanti gruppi e organizzazioni promuovono per il 48° anniversario della Strage di piazza della Loggia. I giovani collaboratori di Casa della Memoria hanno così saputo interpretare i sentimenti che nella città vivono sempre forti, oggi inseriti in un contesto di tragica attualità nel cuore dell’Europa.

Il programma

Il calendario delle iniziative (avviate già dal 9 maggio e che proseguiranno fino al 23 giugno) è molto nutrito (sui siti www.sempreperlaverita.it e www.28maggio74.brescia.it). Concerti, dibattiti, testimonianze, teatro, poesia e il clou sabato 28 alle 11.15 in Loggia con l’incontro «Il lungo filo nero delle stragi, il lento cammino della Giustizia, da piazza Fontana a Brescia, a Bologna» con l’intervento di Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice figlia di Walter Tobagi, editorialista del Corriere vittima dei brigatisti rossi.

La giornata sarà scandita da appuntamenti: la deposizione delle corone di fiori, l’incontro con i familiari delle vittime, gli otto rintocchi (come le vittime) delle campane delle parrocchie bresciane alle 10.18, e gli interventi dei sindacati alle 10.25 in una piazza che sarà animata da iniziative su antifascismo, pace e ambiente. «Il 28 maggio, anno dopo anno, rinnova il patto di convivenza civile della società bresciana, che evitò la possibile lacerazione all’indomani della bomba - ha sottolineato l’assessore Marco Fenaroli, ricordando che da poco contribuiscono all’impegno di Casa della Memoria anche Anpi, Fiamme Verdi, Cgil, Cisl e Uil -. L’anniversario è sempre stato unitario, movimento operaio e istituzioni insieme. Un patrimonio politico unico in Italia».

«Brescia continua a certificare che la democrazia nelle sue articolazioni ha vinto. Stragismo e eversione sono stati sconfitti»: il presidente della Provincia, Samuele Alghisi ha posto l’accento su quello che il sindaco Emilio Del Bono ha definito «grande laboratorio» della nostra città in rapporto alle altre colpite dalla violenza terroristica. «La città ha cercato la verità con determinazione - così il sindaco - con un cammino che ha seminato la cultura democratica».

«La violenza ti mette a nudo - ha spiegato Manlio Milani, presidente di Casa della Memoria -. In quel pomeriggio del 1974, la piazza mi accolse per esprimermi solidarietà, e mi trasmise il messaggio che quello non era un fatto privato ma riguardava tutti, l’intera città. Bisogna curare le ferite e ricercare la verità». «A livello giudiziario rispetto alle stragi sappiamo ancora poco - ha concluso Claudio Castelli, presidente della Corte d’Appello - a fronte però di ricostruzioni storiche che non lasciano dubbi. La forza dell’Italia è stata quella di combattere il terrorismo con i processi normali, nelle aule dei tribunali».

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