È stato liberato il docente bresciano fermato in Nepal

Tiziano Ronchi è stato liberato su cauzione. Sta bene ed è assistito dal Console Generale Gianluca Rubagotti
RONCHI LIBERO SU CAUZIONE
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Tiziano Ronchi, il bresciano fermato in Nepal, è stato liberato su cauzione. Secondo quanto si apprende dalla Farnesina il connazionale sta bene ed è assistito dal Console Generale Gianluca Rubagotti, che si trova da ieri nuovamente a Katmandu. Le autorità diplomatico-consolari sono in costante contatto con la famiglia anche se, al momento, non è possibile fare previsioni temporali sul prosieguo del procedimento di fronte alle autorità giudiziarie nepalesi.

Ronchi era partito dall'Italia il 31 gennaio per un lungo viaggio tra India e Nepal che sarebbe dovuto terminare il 6 marzo. Ma è stato fermato il 5 marzo dalle autorità con l'accusa di aver raccolto dei resti archeologici nell'area del tempio Bhaktapur. Ronchi, docente di arte che ha una cattedra del corso di decorazione all'accademia Belle Arti Santa Giulia, ha trascorso la detenzione in ospedale dopo il fermo, firmato su segnalazione del dirigente del Dipartimento Archeologico del Nepal, ai sensi del Monument Preservation Act del 2013. 

«Abbiamo appreso che Tiziano Ronchi, l'italiano fermato in Nepal la scorsa settimana, è stato poche ore fa liberato su cauzione. I nostri diplomatici lo hanno incontrato e sappiamo con certezza che sta bene e che da oggi è nuovamente assistito dal Console Generale Gianluca Rubagotti che si trova da ieri a Katmandu» ha detto il parlamentare bresciano Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli D’Italia nella commissione Esteri alla Camera.

«Non è possibile fare previsioni temporali sul proseguo del procedimento di fronte alle autorità giudiziarie nepalesi ma siamo certi che, in accordo con la famiglia, le nostre autorità saranno costantemente in contatto con lui in attesa di un epilogo» ha concluso Calovini..

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