Bassa

Ucciso a bastonate durante la rapina: la vittima è Mario Piozzi

L'uomo, originario di Quinzano d'Oglio, era il gestore di una sala scommesse. Da tempo aveva lasciato la Bassa per il Veronese
La sala scommesse dove è stato aggredito Mario Piozzi - © www.giornaledibrescia.it
La sala scommesse dove è stato aggredito Mario Piozzi - © www.giornaledibrescia.it
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È Mario Piozzi, originario di Quinzano d'Oglio, l'uomo che ha perso la vita durante la rapina a Legnago, nel Veronese. L'uomo, gestore di una sala scommesse, è stato colpito alla testa con una spranga o un bastone. Colpi che gli hanno provocato un trauma cranico

Il rapinatore poi si è dileguato con l'incasso, circa 3mila euro

Mario Piozzi è stato trovato in fin di vita dalla figlia della sociache ha un appartamento nella stessa palazzina. Il 60enne non abitava a Quinzano da diversi anni.

Pochi sono gli indizi, al momento, per risalire all'identità dell'assassino di Mario Piozzi, proprietario della sala «Qui gioco» di Legnago.

Secondo la prima ricostruzione dei militari del Comando provinciale, l'omicida, a volto coperto, è entrato nel locale di via dei Caduti scassinando la porta sul retro. Un particolare che farebbe pensare che conoscesse molto bene il luogo e soprattutto l'ubicazione dell'uscita secondaria, a pochi metri di distanza da una strada centrale e molto trafficata. Varcata la porta si è trovato di fronte il titolare: anzichè scappare lo ha affrontato colpendolo alla testa più volta con una spranga, che non è stata ancora ritrovata. Poi, con assoluto sangue freddo, si è diretto alla cassa e si è impossessato con tutta calma del denaro che vi era custodito, dandosi alla fuga.

Si stanno perciò visionando anche le immagini raccolte dalle telecamere delle case vicine, dai cui frammenti si potrebbe comprendere qualcosa almeno sull'allontanamento dell'assassino. La pista più seguita porta, per ora, ad uno dei frequentatori abituali del locale.

Gli accertamenti puntano inoltre a mettere a fuoco le amicizie e le frequentazioni non solo lavorative di Piozzi, prima barista, poi tabaccaio e infine titolare di una sala slot. Seguendone gli spostamenti dal bresciano al lago di Garda e infine a Legnago. I Carabinieri sottolineano che nulla nel passato dell'uomo mostrerebbe misteri. La sua sala giochi non era mai stata al centro di fatti di cronaca e il suo percorso professionale non celerebbe ombre. 

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