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Sparatoria (a salve) a Montirone: indagini serrate

Repertato un colpo inesploso. Nessun ferito medicato in ospedale
I carabinieri della Compagnia di Brescia sul luogo della sparatoria - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
I carabinieri della Compagnia di Brescia sul luogo della sparatoria - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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L’unica certezza sono i colpi di pistola (quasi certamente tutti a salve) esplosi sabato pomeriggio in piena campagna. Il resto è materia su cui si concentrano le indagini dei carabinieri della Compagnia di Brescia che però, al momento, sarebbero senza ulteriori riscontri.

Resta un episodio da chiarire quello avvenuto sabato pomeriggio attorno alle 13 in via Pedrona a Montirone dove alcuni passanti hanno raccontato di avere visto un’Audi A3 scura, probabilmente nera, avvicinarsi a due stranieri, verosimilmente magrebini. Dalla vettura sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco a cui le vittime designate hanno subito reagito: prima si sono riparate nel campo a lato della strada e poi hanno risposto al fuoco con almeno una pistola prima di fuggire attraverso i campi.

Le prime indagini dei carabinieri si sono concentrate sull’attenta ispezione della strada di campagna che conduce alla base aerea di Ghedi che è stata teatro dell’agguato alla ricerca di elementi che potessero dare informazioni utili all’identificazione degli assalitori o delle vittime che avevano messo nel mirino. Stando a quanto trapelato fino ad ora l’elemento più interessante sarebbe il colpo inesploso recuperato al lato della strada: munizioni a salve.

L’utilizzo di armi che spaventano ma non feriscono spiegherebbe perchè non ci siano stati feriti e non si registrino danneggiamenti alle cose anche se appare inverosimile che sia gli assalitori che chi poi si è difeso utilizzasse armi che non potevano fare male. Negli ospedali comunque non sono stati medicati feriti da arma da fuoco.

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