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Si è spento a 77 anni Augusto Lana: il figlio Sergio fu tra i volontari uccisi a Gornji Vakuf

Lo scorso 29 maggio, con la moglie e altri volontari, per ricordare i giovani uccisi trent’anni fa, aveva raggiunto il luogo dell’eccidio
Augusto e Franca Lana, con il rosario e il ritratto del figlio Sergio -  © www.giornaledibrescia.it
Augusto e Franca Lana, con il rosario e il ritratto del figlio Sergio - © www.giornaledibrescia.it
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Se n’è andato Augusto Lana, 77 anni, padre di Sergio, il volontario che, insieme a Guido Puletti e Fabio Moreni, il 29 maggio del 1993, a Gornji Vakuf, in Bosnia, venne ucciso da una banda militare mentre portava aiuti alla popolazione stremata dalla guerra.

Il convoglio umanitario era partito da Ghedi. Anche per questo, pur essendo originario di Rivarolo Mantovano, a Ghedi Augusto era considerato un amico e anche di più. Uno di casa, insomma. «Da lassù dove è adesso - assicura Giancarlo Rovati, uno dei volontari ghedesi che continuano l’opera dei tre giovani uccisi - lui e Sergio proteggeranno mamma Franca, unica superstite della famiglia».

Lo scorso 29 maggio, insieme con la moglie e con altri volontari, per ricordare i tre giovani uccisi esattamente trent’anni fa, Augusto s’era messo in viaggio ed aveva raggiunto Gornji Vakuf, il luogo dell’eccidio, per un momento di riflessione e preghiera. Poi il destino ha deciso che anche la sua vita era arrivata al capolinea: Augusto è spirato nei giorni scorsi al Richiedei di Gussago. Da lì, nella tarda mattinata di mercoledì la salma è stata portata a Rivarolo, dove è stata tumulata nel cimitero locale, accanto a quella di Sergio. Padre e figlio ancora insieme, per sempre.  

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