Bassa

Oltre 100 bambini ucraini in vacanza a Cocca Veglie: si cercano fondi

Padre Ferrari: «Promuoviamo germogli di pace». Saranno a Capovalle in due turni tra fine giugno e inizio luglio
A Cocca Veglie la struttura in cui verranno ospitati i piccoli ucraini - © www.giornaledibrescia.it
A Cocca Veglie la struttura in cui verranno ospitati i piccoli ucraini - © www.giornaledibrescia.it
AA

Da anni padre Pierangelo Ferrari, per tutti «padre Pippo», porta in villeggiatura a Cocca Veglie bambini e adolescenti bresciani e non solo. Quest’estate, però, il tempo da trascorrere insieme tra i boschi di Capovalle sarà anche «l’occasione per promuovere germogli di pace - spiega lui -: tra la fine di giugno e l’inizio di luglio ospiteremo, in due turni da una settimana ciascuno, 120 bambini ucraini fuggiti dalla guerra».

Il progetto varato dagli Amici di Cocca Veglie - in collaborazione con la comunità cristiana ucraina che sta seguendo mamme e bambini arrivati nel Bresciano - si chiama «Una boccata di speranza». Come quella boccata di ossigeno e speranza che, per anni, le case del sodalizio hanno fatto respirare ai gruppi di giovanissimi provenienti dalla regione russa di Tula, una zona particolarmente colpita dalle conseguenze del disastro di Chernobyl.

«Nel tempo abbiamo aperto le porte ad esempio ai bambini di Chernobyl, palestinesi e israeliani. Ora l’emergenza ci porta ad accogliere e sostenere i minori ucraini». Considerato che, a differenza degli altri gruppi, a loro non verranno richiesti contributi, gli Amici hanno lanciato una raccolta fondi. Tra materiale ludico e sportivo, assicurazione medica, bollette, pasti e trasporti le due settimane comporteranno una spesa stimata attorno ai 25mila euro.

Chi volesse contribuire può farlo sul conto corrente postale 10595254 intestato a Cocca Veglie o sul conto Bper: Iban IT14S0538711240000042698719 con la causale «Una boccata di speranza 2022».

Gli Amici, ricordiamo, dispongono di tre strutture generalmente meta di gruppi Scout, parrocchiali, teatrali, musicali e, in generale, con finalità educative: la «Cocca Veglie 1» ha una capienza di 84 persone, la «Cocca Veglie Bis» di 46 e la «Tris» 58. C’è poi la «Base Scout Malga Cler» che viene però gestita dalla Fondazione San Giorgio. Gli ucraini verranno collocati nella prima maxi casa, situata a 1.250 metri di altitudine, dotata di cucina, salone e dormitori e circondata da un bosco di faggi.

Oltre ad essere la più capiente, dispone anche di campi da basket, tennis, pallavolo e calcetto. E dista pochi minuti dal paese. «Sarà una vacanza educativa, nel verde - anticipa padre Pippo -. I bambini verranno seguiti dai volontari dell’associazione che conoscono la loro lingua, potranno fare sport e divertirsi. Chi vuole darci una mano si faccia avanti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia