Bassa

Le Fontanelle: 4,5 milioni per farle diventare la piccola Lourdes

L’area da 90mila metri sarà interamente risistemata, la nuova chiesa potrà ospitare fino a 350 persone con l'autorizzazione del Vaticano
Un’affollata celebrazione prima del Covid © www.giornaledibrescia.it
Un’affollata celebrazione prima del Covid © www.giornaledibrescia.it
AA

«Un Santuario diocesano non può certo accogliere decine di migliaia di persone ogni anno in una specie di capannone dove d’estate ci sono 50 gradi e d’inverno si gela, è oggettivamente indecoroso». In questo semplice concetto espresso da mons. Marco Alba, cancelliere diocesano e delegato del Vescovo per le Fontanelle, c’è la motivazione del progetto che porterà a una riqualificazine praticamente totale dei 90mila metri quadri dell’area a Montichiari in cui si trova quell’antica fonte di San Giorgio, proprio per quell’acqua si parla di piccola Lourdes bresciana.

Un progetto totale da 10 milioni di euro che verrà realizzato in varie fasi (e forse nemmeno tutte vedranno la luce), certamente per ora si parte con investimenti per circa 4,5 milioni di euro che avranno la parte più significativa nella costruzione di una nuova chiesa da 350 posti a sedere, verrà realizzata su un lato del colle e sarà pensata per eventuali ampliamenti futuri qualora i pellegrini dovessero aumentare, attualmente sono circa 100mila, ovviamente dati prima del Covid.

In futuro anche questi ruderi potrebbero essere ristrutturate © www.giornaledibrescia.it
In futuro anche questi ruderi potrebbero essere ristrutturate © www.giornaledibrescia.it
Ma non finisce qui, perché per circa altri due milioni di euro verrà riqualificata praticamente tutta l’area: strade adeguate alle nuove esigenze così come i parcheggi, verranno inoltre fatte un numero molto significativo di nuove piantumazioni per preservare l’aspetto paesaggistico. E non è finita, anche l’immobile del mulino rientra nel progetto, qui infatti verrà realizzata un’opera di carità, ovvero una struttura che potrà accogliere sacerdoti in difficoltà; verrà realizzata d’intesa con la Conferenza episcopale lombarda. Per realizzare questa prima fase di lavori serviranno circa due anni, le Fontanelle resteranno comunque aperte, la vecchia struttura, per il momento, non verrà infatti toccata.

Le questioni ambientali

In questi giorni sono partiti i primi carotaggi per la valutazione ambientale © www.giornaledibrescia.it
In questi giorni sono partiti i primi carotaggi per la valutazione ambientale © www.giornaledibrescia.it
La riqualificazione delle Fontanelle è finita al centro di pesanti critiche, tutte respinte al mittente dalla Diocesi. Partiamo dalle questioni ambientali. «Ovviamente è completamente fuori strada chi ci accusa di voler cementificare e deturpare l’ambiente - spiega mons. Alba, appassionato studioso e profondo conoscitore della vicenda delle Fontanelle e dei suoi sviluppi storici -, abbiamo anche fatto realizzare un bio progetto preliminare proprio perché siamo consapevoli delle caratteristiche di quell’area. Stiamo parlando di 90mila metri quadri sui quali interverremo con il minor impatto possibile».

Progetto imposto dal Vaticano?

Si dice anche che questo progetto sia stato imposto dal Vaticano. «Anche in questo caso si travisa la realtà - prosegue il cancelliere diocesano -. Nel gennaio 2019 la Congregazione per la dottrina della fede e quella per il culto divino hanno autorizzato la costituzione del Santuario diocesano e la costruzione di una chiesa santuario adeguata alle esigenze dei pellegrini. Da quel momento, come Diocesi, ci siamo sempre mossi coinvolgendo e sentendo costantemente il Vaticano. Nel dicembre del 2020 abbiamo fatto realizzare un progetto di massima, pensato su tutta l’area, ma realizzabile per gradi. Da quel momento abbiamo anche intensificato i contatti con l’Amministrazione comunale di Montichiari per stabilire i necessari percorsi di autorizzazione urbanistica e ambientale». Servirà infatti una variante al Pgt di Montichiari per trasformare l’area da agricola ad uso pubblico destinato al culto.

Le scelte

La Diocesi ha fissato quelli che sono i punti fondamentali del progetto, oltre appunto alla chiesa, anche l’inserimento di un percorso/pellegrinaggio per i fedeli, il mantenimento dei luoghi sacri legati alla fede e alla devozione dei pellegrini in questi decenni: fonte, vasca, scala santa, cappelletta con la statua di Maria Rosa Mistica, l’edicola con il grande crocifisso. Non solo: «Rispetto e valorizzazione della bellezza del territorio» con un parco della chiesa soggetto a rigidi vincoli ambientali. Nel 2014 è sorta la Fondazione di culto e religione Rosa Mistica Fontanelle, ente canonico, così come indicato dal Vaticano; contestualmente si è sciolta l’omonima associazione civile e tutti i suoi beni sono stati trasferiti alla nuova Fondazione, affidata alla responsabilità e vigilanza del vescovo diocesano. Anche su questo patrimonio si sono fatte molte illazioni. «Le cifre che ho sentito sono molto lontane dalla realtà - sottolinea mons. Alba -. Certamente abbiamo a disposizione una cifra che ci consente di partire con il progetto con una certa serenità, ma voglio precisare che apriremo anche un mutuo e che contiamo sulle offerte dei fedeli per portarlo a compimento».

Nei giorni scorsi mons. Pierantonio Tremolada ha concluso la presentazione del progetto a tutti i sacerdoti diocesani, così come aveva annunciato durante il convegno del clero; questa scelta del Vescovo è l’ennesima conferma di quanto tenga al progetto, e quanto voglia condividerlo con tutta la diocesi; il nuovo percorso per le Fontanelle è stato iniziato dai suoi predecessori, mons. Tremolada lo sta portando a compimento con grande convinzione. Il progetto sta muovendo i primi passi, sono infatti partite in questi giorni le prime verifiche sui terreni con i carotaggi in varie zone dell’area. Non resta che attendere la partenza dei cantieri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato