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La risposta didattica al Covid parla bresciano grazie a quattro ragazzi di Ghedi

Sono tra i 30 «creatori» che hanno sviluppato Evulpo, piattaforma digitale per gli studenti
Evulpo è una piattaforma digitale - © www.giornaledibrescia.it
Evulpo è una piattaforma digitale - © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono quattro cittadini di Ghedi tra i 30 giovanissimi italiani che hanno collaborato alla creazione di Evulpo, la piattaforma digitale per la didattica da poco disponibile online (evulpo.com).

Sono Camilla Savoldi (responsabile del team, che si è occupata della pianificazione e della gestione del progetto in Italia), Diego Bindoni (che ha coordinato la creazione di contenuti di matematica e fisica), Mattia Boffelli (che ha supervisionato la creazione di contenuti di inglese) e Martina Favagrossa (che ha realizzato videolezioni, riassunti ed esercizi di letteratura italiana). È stata Camilla, che per motivi di lavoro si è trasferita in Svizzera, a raccontarci la genesi di questa startup.

«L’Onu - spiega - ha più volte sottolineato l’urgenza di garantire un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, nonché opportunità di apprendimento permanente per tutti. In linea con questi obiettivi, più di 30 giovani provenienti da tutta Italia hanno collaborato alla creazione di un supporto per la scuola e i suoi studenti».

Che tipo di supporto? «Una piattaforma digitale per la didattica, con migliaia di videolezioni, riassunti ed esercizi per gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori - continua -. L’accesso ai materiali è gratuito e permette di imparare qualsiasi argomento del programma scolastico delle principali materie, tra cui matematica, italiano, inglese, scienze, storia e fisica».

Il progetto

Evulpo è nata come ed-tech startup in Svizzera in risposta alle interruzioni del percorso scolastico che la pandemia ha causato, esacerbando difficoltà, lacune e disagi degli studenti. In due anni la piattaforma ha varcato i confini della Svizzera per andare in sette Paesi. Ora è arrivata anche in Italia, i cui studenti, dice il rapporto Pisa 2018 dell’Ocse, si posizionano al di sotto della media Ue nei risultati di lettura, matematica e scienze.

«Questo dato - sottolinea Camilla - è ancora più preoccupante se si considerano le disuguaglianze tra regioni in termini di opportunità educative e di risultati. Aggiungiamo che il tasso di abbandono scolastico in Italia è del 13,9%, ancora superiore alla media europea». La piattaforma digitale non risolve i problemi della scuola italiana, ma può aiutare.

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